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"La view di nostro compagno combattente" logo fabiolongo.com

 

17 September, 2015 - 18:04

Oggi giornata piattissima, anche per via dei dati, che ci delude in quanto speravamo in una strappata esplosiva in avvicinamento ai 23K FTSEMIB, che non è detto che non avvenga domani dopo decisioni FED di stasera. Sostanzialmente il mondo, per un motivo o per l'altro è tutto in attesa di questa decision, a conferma che gli Amercani comandano ancora, al punto che lo stallo di oggi ha avuto caratteristiche di eccezionalità che si frappongono, il logica duale si shock market, alla volatilità dei giorni di fine Agosto quando i -5% e fischia erano la quotidianità. 
Non avendo molto altro da dire, incolliamo qui di sotto (con un po di editing) un commento di situazione macro di un nostro amico molto stretto, di cui abbiamo particolare stima per la capacità di analisi. Ci auguriamo che apprezzerà la divulgazione sul blog.

La nostra sintesi, almeno per adesso, è per una view bullish nel breve periodo, con un ottobre pesante e volatile, ed un classico recovery nel fine anno.
In bocca al lupo ai mercati... e forza America.

Siamo alla vigilia di una importante decisione di politica monetaria da parte della Fed. Da essa dipenderà l'esito e l'andamento dei mercati finanziari, delle commodities e currencies a livello mondiale.

Fed: Ieri i dati sull'inflazione sono stati negativi, l'inflazione non cresce come dovrebbe tenendo conto del buon andamento dell'economia reale degli States. Complice le basse valutazioni del crude che sta deprimendo l'inflazione ma anche il settore oil e gas che in USA è importante quanto il settore finanziario in Europa. L'economia si espande regolarmente senza cedimento ma anche senza surriscaldare, bene l'immobiliare che cresce senza bolle, bene il settore auto che cresce in maniera dirompente e quì abbiamo una sorta di bolla sui finanziamenti pari a 1.200 mld di usd e tornata la voglia di studiare e quindi di accendere prestiti per gli studenti, meno bene i consumi interni.
Questa dei consumi interni è una novità spiacevole ma naturale che si è affermata da tempo negli States. L'americano medio che fa sempre più fatica a tenere il posto di lavoro con salari fermi da diverso tempo e spesso con lavori part-time o demansionamenti non vuol mettere a repentaglio il proprio bilancio famigliare con acquisti voluttuari inutili e compulsivi. ed ecco perchè gli yenkee crescono ma non in maniera strabiliante.
La Fed non alzerà i tassi stasera, ma darà chiare indicazioni sul quando e sul quanto in modo tale che i mercati non si innervosiscano e vadano al di fuori della traccia tracciata dalla Yellen. Diranno che l'economia americana sta bene, cresce che la disoccupazione è quasi del tutto riassorbita anche se ciò non ha provocato aumenti salariali, e che il petrolio basso è un fenomeno transitorio destinato a terminare, gli USA sarebbero pronti per una stretta limitata e graduale ma a causa di una situazione esogena (Cina), è meglio attendere la fine dell'anno se i dati dell'economia saranno confortanti. Primo rialzo a Dicembre

BCE: Costancio (ma chi cazzo è ?! :-) N.D.R.) ma anche il bollettino di stamani confermano che la Bce è pronta ha combattere una revisione al ribasso dell'inflazione a medio termine e delle prospettive economiche con una implementazione nella consistenza, qualità e durata del QE. Costancio ieri  ha specificato che l'ammontare del qe Bce è basso se rapportato agli altri QE e al pil dell'area Euro. Il 5,3% del PIL contro il 21% della Boe 25% della FED il 64% della Boj!. Spazio per aumentarlo e portarlo a 80 ma anche 120 mld mese. Quindi se le cose dovessero peggiorare anche per motivi esogeni la BCE è pronta con un'altro bazooka, si pensa a Gennaio 2016.
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