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"Prima di Novembre 2015 nel segno di HPE" logo fabiolongo.com

 

02 November, 2015 - 19:07

Lasciamo un commento veloce per via di impegni e dello spazio al commento di Lorenzo DB qui di sotto (che ieri sera è arrivato troppo tardi).
Molto oggi si aspettavano una seduta molto negativa per via del close Cinese negativo, ma sono rimasti spiazzati. Qualcuno addirittura invocava lo spettro del gap-up a 21500, non certamente noi che avevamo dato un long in open se negativo. I mercati aprono male, come immaginabile quando le previsioni si fanno in asta di apertura, ma poi recuperano subito, in particolare il nostro FTSE/MIB tiene quota 22240, con elevata precisione, e si rialza poi con forza il linea a nostri timing. Non c'è molto altro da dire perchè il close non è ne carne e ne pesce, ancora una volta indecisione tecnica in uno scenario di breve adirezionale, ma forzando una lettura la vogliamo leggere positiva per via dell'andamento numerico di tenuta del primo livello del pattern di bull market oltre che per una serie di considerazioni di timing ben note a chi ci segue con "stima ed affetto". Fra questi timing quello di Gann di oggi o del 8 novembre, per adesso in linea... Detto questo abbiamo comunque rimarcato la necessità di performare "subito" ed in modo netto senza dover dar adito ad ulteriori indecisioni. Staremo a vedere se l'aspetto fondamentale su trimestrali ed altro deponga a favore.
Oggi primo giorno di HPE, ossia Hewlett Packard Enterprise, azienda che si è formata con la divisione a metà della storica e prestigiosa Hewlett Packard (HP), nata dalle stampanti e nota per questo, che ha formato 2 nuove aziende "paritetiche": quella consumer (personal computer, printing ecc..) che conserva il brend e il titolo (HPQ), quella del mercato enterprise, che eredita il nome dei fondatori e che ha un nuovo logo (strategia del no logo) e che si specializzerà nei 4 grandi trend di informatica: Hybrid IT, Big Data, Mobile Workplace e Sicurezza. Non essendo dipendenti di HPQ possiamo ben segnalare che questa azienda, a nostro avviso, verrà acquisita da qualche colosso IT a cui manca una divisione "device", tipo una Google od anche un azienda cinese dove negli uffici si sente puzza di cipolla fritta. Probabilmente il +12% che segna oggi è motivato da questa view di molti operatori (sarebbe come comprare il marchio della Coca Cola, noto in tutto il mondo), ma non sono dell'idea che sia il momento giusto per farlo, direi il tempo che l'affossino per bene, dopo qualche trimestrale con margini bassi, in modo che l'acquisto sia migliore di quanto fattibile oggi a titolo splitted 1:1. 
Per il trading abbiamo leggermente aumentato, verso il close, l'esposizione long su FTSE/MIB: se l'avessimo fatto in open sarebbe stato meglio ma volevamo sincerarsi della tenuta del level, condizione necessaria e non sufficiente comunque per il bull market.


L'angolo di Lorenzo DB
Settimana importante sui mercati finanziari. Abbiamo avuto l'esito della riunione della FED mercoledi sera e della BoJ venerdi. Andiamo con ordine.
Fed: Il Fomc ha deciso di non modificare per il momento la politica monetaria rinviando ancora l'inizio della fase restrittiva della politica monetaria USA. Tutto ciò era ampiamente previsto dal mercato, ma nel comunicato qualcosa è cambiato. Dopo la riunione di Settembre i mercati avevano incominciato a digerire il fatto che la FED non sarebbe intervenuta nel 2015, rimandando il primo rialzo di tassi dal 2006 al 2016. Invece da questa riunione è emerso che qualcosa potrebbe cambiare e il primo rialzo potrebbe avvenire nella prossima riunione del 15/16 Dicembre 2015. Infatti nel comunicato sono spariti tutti i riferimenti alla instabilità dei mercati internazionali e a condizioni esogene sfavorevoli (Cina), sostenendo che l'economia a stelle e strisce è solida, che siamo vicini alla piena occupazione anche se questa non è seguita da pressione salariale ed i lavori sono qualitativamente inferiori al precedente ciclo economico.  Insomma i consumi privati sono sostenuti, i prestiti stanno aumentando, il mercato immobiliare è tonico anche se non in bolla e quindi è possibile aumentare i FED Funds dello 0,25%. L'unica cosa che frena è l'inflazione che è ancora bassa e sotto target mi riferisco all' all Items quella che comprende alimentari e energy pari allo 0,9% mentre quella core è quasi a target 1,9%. Bisogna anche tenere conto delle conseguenze che può portare un aumento dei tassi in una fase in cui l'economia è matura e il ciclo economico potrebbe essere in una fase finale, potrebbe provocare un brusco hard lending degli Usa con conseguenze gravi per l'export, senza tenere conto delle conseguenze per le economie emergenti fortemente indebitate in usd.   Ricordiamo che il 60% PIL mondiale viene prodotto dagli emergings e 3/4 della crescita dei paesi core dipende sempre da loro. Quindi non si possono trascurare le implicazioni della politica monetaria a livello globale. Adesso gli analisti si dividono in 50/50 sulla possibilità di un rialzo a Dicembre. Se cio' avverrà il nuovo QE BCE che sarà annunciato il 3 Dicembre sarà meno incisivo, se ciò non avverrà il QE  Bce sarà molto più incisivo. 

CINA: Questa settimana si è riunito anche il plenum del comitato centrale del partito comunista cinese, che ha benedetto la nuova era del secondo figlio. Come sapete, ormai da 40 anni una famiglia cinese non poteva fare più di un figlio, senza andare incontro ad ostracismo, aborti di stato, e penalizzazioni economiche ( ASSURDO), ora si sono accorti che la popolazione invecchia e c'è bisogno di una nuova ondata di nascite, L'ECONOMIA rallenta sopratutto il manufatturiero, resiste e si consolida il settore degli investimenti e dei consumi interni, a novembre il Fmi si riunirà per esaminare l'ingresso dello Yuan all'interno del paniere delle principali valute internazionali ( USD, GBP, EURO , YEN), Questo rappresenterebbe una svolta epocale nel economia mondiale e negli scambi commerciali, che analizzeremo più avanti.   

Crude: all'inizio di Ottobre nel mercato del crude è rientrato un grande player, l'Iran, 3 produttore di idrocarburi a livello mondiale, risultato pressione ribassista sulle quotazioni WTI e Brent, Abbiamo notizie di problemi di stoccaggio, a livello globale, di petrolio, nel senso che le aree di stokkaggio sono sature e le navi petroliere ormeggiano in mare in attesa di scaricare. Ci dovremmo muovere in un range tra i 35/45 usd ancora per diversi mesi. (n.d.r non siamo d'accordo su l'analisi di Lorenzo).    
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