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"Seduta del 7 marzo 2016 - TC52 week USA" logo fabiolongo.com

 

07 March, 2016 - 18:43

Seduta di inizio settimana, su eventi esoterici di nostra analisi, che inizia con forte ribasso ma che si presenta volatile, con chiusura in recovery come da grafico orario sul FTSE/MIB. Le quote di resistenza vissute nella precedente settimana, con alcuni target tecnici completati su S&P500 (es middle weekly), hanno avviato un momento di riflessione sui mercati nonostante il crude continui la sua ascesa, fatto che appare significativo laddove il crude non continui nella sua salita andando ad aggravare la situazione sul comparto Oil & Gas e quindi sugli indici. Come noto non ci è piaciuto questo rimbalzo così lungo e forzato, da volumi relativamente bassi, ed avremmo visto con favore un ribasso dei mercati nella settimana precedente ed in questa, che sarebbe stato molto salutare per le prospettive. Il fatto che un eventuale ribasso arrivi proprio in questa settimana non darebbe una view chiara ai setup in corso (es quelli di Bradley) ma comunque cercheremo di fare il meglio possibile nella nostra analisi, considerando anche l'altra difficoltà che oggi è giorno di setup TC-52 week USA (setup del 6 marzo 2009 - 667 S&P500) e che regolerà le prossime 52 settimane su USA, e di conseguenza anche sul nostro mercato. Molto importante il close USA quindi anche se, in caso di chiusura negativa, avremmo dei dubbi di lettura: il 6 marzo è capitato di domenica, il venerdì il close è stato positivo, un close negativo oggi ci richiederebbe necessariamente una validazione al primo intervallo utile, quindi a 45° (meglio 90°) del ciclo annuale. In sintesi sono giorni di setup di medio e lungo periodo ed il rischio è che non siano chiari.
Detto questo oggi abbiamo eseguito un riposizionamento sul mercato e nonostante l'andamento negativo abbiamo chiuso con un +0,7% rispetto al venerdì sera, quando Transocean (simbolo RIG) faceva +23% (perdendo poi 6 punti al close). Questo grazie anche all'andamento dei metalli preziosi ben raccomandati da inizio anno, nonostante snobbati dalle grandi menti della borsa (i geni). Abbiamo innanzitutto aperto altro short su S&P500 (sempre di logica hedging) a mezzo certificati a strike BNP, poi chiuso in profit un pezzo di short FTSEMIB a 17900, poi chiuso un long EUR/USD che non ci ha dato soddisfazioni (fra costi di commissioni e scarso investito leva 5), acquistato short Crude a mezzo ETF Boots WTI 3x short Crude (che al close è già sotto del 6%) e liquidato nostri pezzi WFM in largo profit percentuale (+19%) andando a diminuire nettamente l'esposizione su USA. In verità dei titoli USA abbiamo delle American Depositary (es Credit Suisse, Vodafone) e quindi sono più legate ad Europa che ad economia Americana, e questo ci dispiace, ma dovevamo monetizzare qualcosa e l'ipervenduto WFM ci ha suggerito di venderli per passare magari ad altro più significativo in termini di posizionamento strategico; ri-valuteremo il PTF nei prossimi giorni in caso di marcato ribasso dei titoli che stiamo pedinando.
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