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01 June, 2016 - 18:21

Si è aperto male il mese di Giugno, mese in cui riponiamo in genere grande aspettative di risultato. Oggi mercati a ribasso, almeno quelli euro visto il recupero che sta attuando il mercato americano, che hanno aperto deboli nonostante il buon andamento dei mercati cinesi e dei dati dei musi Gialli (indice Caixin) e che poi hanno virato a ribasso su ISM nazi amplificando quando il future del crude segnava forte ribasso su scarse aspettative del meeting OPEC. Seduta quindi tutta a ribasso in Italia aggravata dagli andamenti dei bancari, pesanti soprattutto con Banco Popolare (ricordiamoci che nella famiglia ci sono sempre quelli di banca italease ... per chi se la ricorda) che oggi ha dato notizie sull'AdC forse a partire dal 6 giugno con uno "sconto" ante aumento di circa il 30%... in pratica la solita dinamica in cui i capitali immessi nel tempo valgono sempre di meno, prossimi a zero, e le partecipazioni in essere si stemperano nel nulla. Altro motivo del ribasso è la forte piegata del crude a metà pomeriggio che non recupera con in buoni dati USA che invece risollevano S&P500 lasciandolo sempre nel limbo fra strappate da ipercomprato e bearish reversal pattern. DAX invece va come sarebbe dovuto andare completando, o quasi, in un giorno, il suo obiettivo ribassista da bearish reversal pattern ben segnalato stamane.
Per quanto concerne la nostra operatività abbiamo dato oggi un "doppio segnale" alla "straddle", ossia long ma con apertura short sotto i 18000, da mordi e fuggi. Lo short ovviamente è andato in porto, il long è rimasto aperto, secondo strategia, con logica multi-day, non essendoci stato SL da violazione al close del livello di tenuta del "bull pattern" di riferimento; questo potrebbe sposare la view data nel weekend ossia di ribasso a metà settimana (oggi è mercoledì) per poi eseguire rebound con close settimanale frazionale. Quindi per adesso "tutto bene" anche se era meglio che il mercato fosse andato a rialzo e il long avesse dato risultato immediato.
Circa il trading, osserviamo innanzitutto che avremo 4 giorni di pace, ossia liberi dal "panico" e dalla pressione lavorativa, dedicandoci ai nostri hobby fra cui il trading daily ed orario; da aprile peraltro non riusciamo ad andare a pescare perchè il mare è stato sempre torbido (quando potevamo) e così abbiamo saltato tutto il mese di maggio che solitamente riempie il surgelatore e talvolta anche il pozzetto (se ce l'avessimo). Speriamo di riuscire a fare qualcosa nel weekend visto che domani sarà da trading-only visto che oggi pomeriggio si è alzato il mare...  Allo scopo oggi abbiamo fatto operazioni di preparazione, vendita di alcune posizioni short FTSEMIB in profit in area 17850 (sperando in un bel "longerone" domani in open, USA permettendo), vendita di WFM che oggi spaccava da +5% in open (il 15% di profit non glielo abbiamo lasciato, i profitti sempre in cassa) e poi siamo entrati ancora su ENI a 15.52 dopo lungo combattimento "emotivo", anche perchè oggi il PTF segnava -0-8% per il peso del settore (incluso ETF Russia dove siamo molto esposti).  Cercavamo titoli strategici del settore OIL e Mining, fra quelli che non abbiamo in PTF (RIO Tinto, BHP ecc..) ma non ci sentivamo di pagare forti commissioni, allora siamo andati a vedere FTSE 100 (che dentro ha un po tutto, compresa la dignità di chiamarsi Inglesi anti-Europeisti) ma il pattern è ancora ribassista e l'EUR/GBP potrebbe penalizzarci ulteriormente (con indebolimento GBP) , poi siamo andati a cercare tecnologici da IoT e ci siamo dati "le martellate sui coglioni" quando abbiamo visto l'andamento di due titoli nel mirino, IBM ma soprattutto Western Digital, di cui tutti abbiamo avuto almeno un HDD nella nostra casa, che tempo fà ha siglato un accordo con SANDISK (dischi SSD o NVME) e che ha attuato un pattern ferocemente bullish. E' incomprabile in questo momento, così come a questi livelli lo sono aziende simili come la bella Sansumg, la rivale Seagate, SANDISK stessa per non parlare delle Taiwanesi dei sensori IOT che scontano vendite anche alla popolazione di Marte che ancora deve nascere.  Insomma alla fine ENI ci è sembrato un buon titolo, sui fondamentali e come supporto tecnico, anche se vediamo sempre meno distributori ENI, miriadi di nuovi marchi a carattere "familiare" che ne prendono il posto. C'è da osservare che i suoi shop sono sempre più belli proprio perchè li si fanno vendite ad elevato margine, sullo stile di altri vendor europei che fanno più di metà del margine dalla vendita di veri e proprio supermercati "lungo la via", li dove Alibaba ed altre invenzioni "store" della digital economy non possono arrivare... forza ENI SHOP allora... soprattutto con l'estate che sta arrivando.   
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