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"Una bella giornata di sole al Thanks Giving" logo fabiolongo.com

 

25 November, 2015 - 18:27

Domani i mercati americani sanno chiusi (aperti solo CME e Commodity con chiusura alle 19) e quindi oggi era praticamente l'ultimo giorno di borsa "reale" anche sui mercati euro, nonostante poi saranno aperti normalmente. Oggi il mercato ci ha regalato una bella giornata al pari di quella meteorologica, fredda e soleggiata proprio come piace a noi.  Sembra rientrare la tensione sul grave evento di vigliaccheria ed infamità dei turchi ai danni della Russia, in quelle che sono terre di nessuno, ed a breve ancora di più quando cadrà Assad, e su cui storicamente c'è sempre stata la Russia, al pari dell'Ucraina. Probabilmente su questa cosa si giocherà la relazione del Grande ZAR con americani ed europei e con tutto quelle che ne deriva dal mancato appoggio della Russia sul fronte ISIS, non parliamo mica delle truppe di Renzi.  Ma la cosa più importante sono state le voci sulle mosse della BCE del 3 dicembre, data che aspettano un po tutti come boost per l'andamento di fine anno. Si vocifera di misure di vario tipo fra cui anche quella dell'acquisto dei crediti marci, e comunque con un intensificazione del QE entro fine dicembre perchè poi non verranno eseguiti acquisti per fine anno, dato il clima di festività anche sui mercati (quindi concentazione a inzio Dicembre). Queste voci positive hanno inalberato oggi il FTSE/MIB come da grafico BB 15 minuti qui di sotto. Molto bene la nostra previsione su Operatività FTSE/MIB dove scrivevamo ore 5:58 "Lo scenario si presta ad interpretazione bullish evidenziando reazione rialzista sui primi supporti utili e volumi elevati su diversi indici e su i principali titoli del nostro paniere. La chiusura dell'ultimo gap-up su DAX è particolarmente importante.La strategia è long con approccio di trade di posizione ..." seguendo l'indizio dei 48 punti over di ieri... Il nostro mercato raggiunge quindi primo e secondo target intraday e ben si colloca ad uno scenario multi-day fatto salve le perturbazioni dei prossimi giorni, derivate dalla chiusura USA.

Noi oggi non abbiamo vissuto una giornata entusiasmante quantunque positiva. Essenzialmente ci sono girati i coglioni perchè non abbiamo raccolto sul PTF la performance dell'equity, tipo il +2% del nostro indice, data la composizione differenziata con commodity deboli ed l'hedging short su FTSE/MIB e S&P500. Abbiamo poi voluto proteggere le performance maturate ricomprando un po di hedging short FTSE/MIB in area 22250, metà dei pezzi venduti ieri, e poi ci siamo levati dai coglioni il pensiero ENI, che abbiamo tradato long in questi giorni assieme agli amici del Privé e che è arrivata a target 15.35 (livello di fan opening weekly), oltre che non più di buoni fondamentali secondo stime di persone in gamba, di chi è costruito una vera e propria rendita finanziaria con il value investing. Sui ribassi comunque rientreremo, per adesso ci teniamo tutti gli altri titoli del settore energetico compresa obbligazione Venezuelana.
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Nonostante il cambio estremamente sfavorevole un chip l'abbiamo messo su HP Inc., azienda proveniente per split della HP in due aziende e dedicata al settore Printing e Personal Device, su cui avevamo già speso parole e vision il giorno della separazione. Non sappiamo i motivi della riduzione dei margini del IV quarto, ad esempio quali costi siano stati caricati nell'ultimo trimestre su questa azienda, ma reputiamo interessante in ogni caso lo 0.9 di EPS, con un PE  quindi di circa 12, basso rispetto ad altre realtà. In ogni caso si tratta di azienda di grande storia con un marchio tra i più noti al mondo e con storie di eccellenza di qualità ed innovazione, mal riuscite solo per un management mediocre. Citiamo come caso eclatante l'era di Apkoteker del 2012 in cui HP aveva precedentemente acquisito PALM, fra i tanti rastrellamenti sul mercato (Compaq, EDS, 3PAR ecc..), questa azienda di device consumer tecnicamente non inferiore ad Apple e che poi fu buttata al secchio, donando in open source anche il sistema operativo (WEB OS), distruggendo totalmente il valore e tutte le tecnologie proprietarie. Il settore tecnologico consumer oggi sicuramente soffre di competitivà feroce, di margini ridotti proprio per la presenza di aziende di cinesi, ma HP conserva dei primati di innovazione, come le stampanti allo stato solido, prima che questi vengano copiati. Un fatto positivo è poi quello dell'efficienza di modello di vendita e comunque il marchio, noto per qualità. HP Inc rappresenta, nella nostra vision, un'azienda che potrà essere acquisita da un gruppo economicamente forte, soprattutto se costa poco e con OPA ostile, sia esso un HW-vendor od un player a cui manca l'HW, tipo una Google. Staremo a vedere.
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