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"Attesa FED 27 gennaio " logo fabiolongo.com

 

27 January, 2016 - 18:10

Non c'č molto da commentare sulla seduta di oggi in quanto il nostro indice č stato laterale su tutto il giorno, orientato a ribasso come da nostra attesa, tenendo il livello di supporto in modo davvero millimetrico (nostro 18571 con un minimo intraday di 18570) e rimbalzando nel finale sul recupero crude ed degli indici americani. La debolezza del crude, estremamente volatile nella seduta di oggi, ma anch'esso in perfetto trading range, ha inizialmente animato ribassi cospicui, ma poi i dati USA americani e il recupero dello stesso crude hanno normalizzato la situazione, nel tardo pomeriggio. Gli occhi rimangono puntati su gufo-Yellen che per la nostra visione dei timing non dovrebbe dare grandi notizie, ossia non modificherą nulla alla politica intrapresa e questo magari scontenterą un po le attese del mercato dando vita a qualche giorno di ulteriore debolezza e volatilitą (attualmente l'indice guadagna un punto percentuale, recuperato da tutto il negativo, quindi potrebbe girare a ribasso in volatilitą). L'aspetto dei timing suggerisce proprio questo trend nel senso che la maggior forza si dovrebbe avere la prossima week (leggermente oltre) e quindi adesso ci starrebbe un po di debolezza. Se ci sbagliamo tanto meglio. Siamo molto contenti del nuovo impianto S9P che in molte circostanze ci predice massimi di fase bullish proprio in corrispondenza delle date statiche di Gann, quelle sui giorni dell'anno (spesso festivitą), incredibilmente coincidenti o vicini in tutte le occorrenze. Staremo a vedere.
Per il trading diciamo un errore sul crude, nel senso abbiamo venduto stamattina per non perdere profitto (quasi tutto perso) ma se tenevamo avremmo fatto invece una splendida vendita al close. Peccato. Riacquisto leggerissimo hedging su S&P500; Poi tentato ingresso su SAIPEM sul nuovo ribasso giornaliero. E' divertente  come i titoli SAIPEM siano carta straccia, diritti che fanno -18% ed azioni in paritą e poi viceversa, completamente disallineati fra loro, cosa irrazionale del punto matematico ma spesso orientata ad aver diritti di AdC a prezzi bassi (o totalmente nulli come successe per Zucchi). In questi casi preferiamo non indebitarci e comprare pezzi dell'azione ordinaria. Peraltro anche se sono un carrozzone in prospettiva con il discorso dell'IRAN (gli accordi del super manager Renzi) che ha pozzi a basso costo estrattivo (fino a 10$) danno concreta possibilitą di business a margini elevati, pur se in contesto di crude basso. Inoltre č da vedere quanti degli impegni contrattuali onoreranno in contesti come quello iraniano, in termini di delivery dei prodotti e quindi di costi per realizzarli. Non č proprio un titolaccio ai prezzi dell'ordinaria considerando una prospettiva evolutiva positiva su Oil&Gas.
Bellissimi gli ultimi minuti.
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