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01 April, 2016 - 18:16

Inizia male il mese di aprile sia per i mercati e sia per il nostro portafoglio. Il nostro indice apre ben negativo su scia mercati asiatici, crude e chiusura USA ed alla fine chiude anche peggio, anche se ha tentato un recupero da area 17850 che era appunto lo spartiacque bull/bear e sul quale oggi avevamo dato un long su nostra operatività. In realtà oggi l'operatività segnalata è stata più che corretta, nel senso che lo short in open fino a quel livello è andato in porto, ed long previsto da quel livello è arrivato a primo target. La perdita al close di area 17860, e con essa della fan e del supporto numerologico, è però un segnale ribassista che si aggiunge un po a segnali di altra natura, come i nostri timing, di cui avevamo espresso ripetuti alert in tutto il mese di marzo. L'unica cosa che ci vien da dire, in quanto ci dispiace sempre constatare il bear market, è che speriamo si tratti di un pesce d'aprile...
I dati macro in verità non erano malaccio, oggi numerosissimi sia in Eurozona, Cina e Stati Uniti, non su Italia però dove disoccupazione galoppa al 12% (siamo certi che adesso il manager Renzi metterà tutto a posto con un nuovo Job Acts, una manovra speciale fatta assieme ad altri grandi manager come il padre della Boschi ed il marito della Guidi, un paese dove rubare è tradizione, quasi un diritto); ma al solito nella dualità dell'interpretazione dei dati ha preso il sopravvento quella negativa, anche perchè crude ha stornato ancora sul nostro livello chiave, ossia area 36.4$, sotto il quale si ritorna in area 32$. Comunque scenario negativo a meno dell'indice americano che nonostante tutto rimane arroccato sui massimi, pur quando energetici stornano egli trova vigore da altre realtà del paniere.
Per il trading oggi giornata negativa, bloccati da doppio brokerage nemico, quello bancario nazionale e quello internazionale del crude (in figura). Senza farla troppo lunga accusiamo forti colpi su titoli OIL (USA, Russia, Eni ecc..) e sui bancari abbiamo provato la carta Unicredit che aveva iniziato alla grande arrivando anche a +2%, ma poi ha chiuso a -2.2%, diciamo che il bear market sul banking non conosce tregua. Nel pomeriggio in area 17850 abbiamo chiuso un po di short per avere liquidità di inserirci su un long crude, forse questo è stato un errore ma comunque abbiamo altri pezzi short. L'hedging alla fine risulta modesto se l'azionario viagga a botte da -6% ed i metalli preziosi non compensano, tutto questo lo sapevamo e per scelta abbiamo mantenuto il PTF in quanto farà sicuramente bene nel corso dell'anno. Tuttavia dispiace sempre vedere un deprezzamento del PTF,  una perdita, ma i titoli in nostro PTF non si possono lasciare, sono tutti titoli sotto-prezzati.
Buon WE.
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