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"Mercati difficili al 10 maggio" logo fabiolongo.com

 

10 May, 2016 - 18:47

Mercati difficili in quanto volatili come da grafico FTSE/MIB qui di sotto e da andamento del crude anch'esso in altalena. Si aggiunge S&P500 che in questo momento batte un primo target rialzista (2078) di una configurazione di bullish reversal (era da scarso upside) e  DAX che non supera un livello di short coverage daily posto in area 10131. 
Non abbiamo seguito molto in quanto impegnati sul lavoro (siamo tra quei coglioni che ancora lavorano e non siedono comodamente dietro una scrivania), ma la nostra operatività di stamattina, prima di entrare in acqua ore 5:55 (alzataccia quindi alle 4:30), si è rivelata buona vedendo sostanzialmente un segnale rialzista sui 17900 (oppure in open al meglio) ed uno ribassista sui 18100, livelli che hanno funzionato nonostante la grande incertezza dell'evoluzione odierna. E' stata infatti una giornata difficile, sostanzialmente a basso move ed alto rischio, visto che il grosso si è fatto in open. Fra i fattori che hanno portato volatilità c'è sicuramente il dato macro dei nazisti, che ha deluso, ed anche interpretazioni sulla trimestrale UC che inizialmente è piaciuta (con il titolo che viaggia bello forte) e poi però, come "d'un cazzo", non è più piaciuta più, per un parametro che avrebbe potuto provocare un ennesimo aumento di capitale, fatto che poi è stato smentito dall'AD. Il titolo comunque non è un titolo da Value Investing, anche se farà +30% nel prossimo periodo, solo speculazione tecnica, HFT a go-go e denaro che non so da chi possa provenire... Tiene invece l'altro merdone italiano, ISP, sul quale avevamo appunto dato un long stamattina. 
La situazione tecnica rimane complessa, nel senso che il mercato ha un pattern bear ma nel brevissimo ha dato un segnalino di forza, ma altri indici, pur se positivi, non danno indicazioni di continuation, quindi difficile benchè possibile che FTSEMIB prosegua con il move di oggi. Queste sono evidenze tecniche molto franche, per noi il mercato era bearish fino a prova contraria e la prova ancora manca.
Per il trading abbiamo provato a metterci long con un prodotto "pessimo" ossia un turbo long BNP FTSEMIB, ad altissima leva e quindi con pochissimo investito, che abbiamo poi posto in vendita in area 18300 circa e risultato ineseguito... Da capire cosa ci faremo con i pezzi che sono rimasti in PTF... Ci siamo invece tolti Generali, sul pareggio, sia per scarsa propensione al rischio nei prossimi giorni (un po per lo scenario del mercato che ci farebbe troppo male, un po per impegni di lavoro che ci vedranno fuori ToL) ma soprattutto per necessità di liquidità, che abbiamo già aggiunto ad inizio settimana (posizione strategica SMI) e che non vogliamo immettere ancora. Se le cose vanno male compreremo a bomba posizioni short oltre quelle ancora in essere sul PTF a mezzo hedging minishort a SL 19300... Al close oggi vediamo un aumento del PTF della "bellezza" di 48 euro (non abbiamo capito perchè così poco), anche per via dei dividendi incassati su Engie, somma che abbiamo convertito in una bottiglia di ottimo Etna Rosso ed un Cognac Remi Martin di cui il nostro cuore oggi ha davvero bisogno. Forza Crude, forza S&P500, qualche altro colpettino poi noi ci leviamo dai coglioni... 
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