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02 August, 2016 - 19:34

Fra la borsa e questioni familiari (un ricovero programmato arrivato proprio oggi pomeriggio), più altre questioni minor, è stato proprio un brutto 2 agosto e speriamo che finisca presto in attesa di una nuova alba. Speriamo ovviamente che "il trend negativissimo" che si è instaurato da quando siamo andarti in ferie non duri a lungo, anche se i segnali ci sono tutti e probabilmente andrà così.
La facciamo corta anche per via dell'orario: mercati oggi ancora violentemente ribassisti, FTSE/MIB perde un primo ed un secondo supporto, capeggiato da speculazione sui bancari che, razionalmente, stentiamo a comprendere in quanto gli stress test erano stati positivi; adesso nascono le necessità di ricapitalizzazione, tipo ben 7 miliardi per UC per ricostruire un certo tier di robustezza, non meglio comprensibile per noi che non siamo della materia. Figuriamoci se i test erano andati male, morivamo tutti. Comunque stamattina avevamo dato operatività short sul FTSE/MIB che è andata in porto e che non abbiamo voluto seguire in quanto non ci aspettavamo close sotto 16160, che era un buon livello per reagire. Con le bombarde sul settore bancario, più crude che abortisce il recovery che aveva inizato e che picchia giù pesante anche oggi, più America che storna in linea ai segnali bearish dati giorni fa, c'è stato un momento di debacle totale, nel pomeriggio, dove il brokerage ne ha approfittato per menare forte forte a tutti coloro che ci hanno provato. L'aggiornamento che abbiamo mandato su operatività dopo pranzo, ossia long su apertura USA per poi mettersi short a 16350 circa, è stato inutile in quanto il mercato non ha attuato volatilità ed è sceso in trend dopo aver rimbalzato proprio in area 16160. Francamente nelle stesse condizioni ci sarebbe da riprovarci, il livello c'era tutto Adesso c'è un ultimo livello, molto importante, che è quello della fan bearish (close weekly), poi è finito tutto nel classico "agosto all'Italiana".
Brutte ferite che saranno difficili da rimarginare: chiudiamo oggi con un -1.5% di capitale perduto, diversi titoli (o resti di titoli) oramai irrecuperabili (comprese le coop rosse di Poletti "er majalaro") ed abbiamo solo cercato di costruire nuove posizioni con il 7% di liquidità residua, con nuovi ingressi su ENI a 13.20, WDC a 45$, e Long crude leva 3, al meglio in chiusura. era l'ultimo chip di "area 38.8$" per poi sospendere questa strategia, perchè già dalla perdita di 42$ non c'è uno scenario positivo di prospettiva di medio periodo. Combattuti molto fra SAIPEM, Mosaic, Rio Tinto, e soprattutto su BP, alla fine abbiamo scelto WDC che come settore dovrà comunque conoscere un aumento di domanda (HDD/SDD) benchè molto cara sui fondamentali.  
 
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