Martedi 19/03/2024 ore 09:04:13 Disclaimer

Le Dinamiche di Follia dei Mercati

In questo articolo: descrizione della follia dei mercati finanziari esagerazioni quotazioni e prezzi esempio dei tulipani

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In questo breve appunto si vuole semplicemente porre l'accento su alcune circostanze dei mercati, note un po a tutti ma che spesso si tendono a dimenticare. Sono considerazioni di carattere discorsivo che devono far riflettere su quelli che sono fenomeni comportamentali di massa.

Una delle dinamiche che spesso si realizza, sia in intervalli temporarli brevi sia lunghi è quella delle bolle speculative che si accompagnano a due diversi momenti di follia:

  1. La fase di esplosione di uno strumento finanziario e del mercato in genere: follia nell'acquisto.
  2. La fase di crollo, ovvero l'equivalente esplosione della bolla, follia nella vendita, panic selling.

Molto spesso le spese del gioco della follia le fanno proprio i piccoli investitori o comunque la "massa dei buoi", che si trovano coinvolti nel gioco di scambio, per incosenza o coscienti, proprio alla fine della lunga catena di passamano dei titoli (o strumenti). Vedere che mancano persone disposte ad acquistare equivale a decretare la distruzione dei prezzi (crash da mancanza di denaro), in un mercato dominato dalla logica della liquidità come quello della compravendita. Ed il crash può concretizzarsi in pochi minuti od in giornate in ragione della liquidità. Il crash è chiaramente la distruzione della ricchezza precedentemente "inventata".

Così come gli acquisti producono una follia all'acquisto, le vendite degenerano in vero e proprio panico appena il mercato comincia a comprendere che la quantità di denaro in acquisto è limitata. Il panico, al pari della follia della speculazione, si auto-alimenta da solo fino a quando si verificano alcune condizioni, che sono veramente difficili da stabilire in termini quantitativi, come percentuale di svalutazione e di tempo di completamento, un po come nella teoria di Elliott circa l'ampiezza dell'onda C. La ripresa dei corsi può avvenire se:

  • I prezzi cadono così in basso che l'acquisto diviene conveniente
  • Le contrattazioni vengono arrestate con una sospensione
  • Qualcuno informa i mercati di provvedere ad un piano di immissione di liquidità (es buy-back delle azioni) tale da diffondere un clima di ritrovato ottimismo sulla ripresa dei corsi.

Fra le bolle speculative più famose voglio ricordare quella dei Tulipani e quella della new-economy. Mentre quella della new-economy è nota a gran parte di noi, perchè avventuta pochi anni orsono e forse ha lasciato segni anche su codesti lettori (Nortel, Broadvision, Critical Path, Tiscali qualcuno ce le aveva ?), quelle dei tulipani è di vecchia data e vale la pena ripercorrerla.

La Follia dei Tulipani

Intorno al 1600 Amsterdam era, come oggi, un importante "luogo di scambio" in cui confluivano merci di ogni genere da tutte le parti del mondo. Per chi non lo sapesse i tulipani sono fiori basati su un tubero che si riproduce in terra e quindi hanno intrinsecamente un concetto di rendita perpetua grazie alla facile propagazione ed alla facile trasportabilità e scambiabilità (per via della dimensione abbastanza ridotta). Inizialmente, si narra, hanno rappresentato un desidero della classe sociale più ricca dell'Olanda, successivamenre una moda, uno status simbol e quindi una vera follia legata alle aspettative di facile arricchimento.

Successe che a causa di un virus trasmesso dagli afidi i tulipani assumevano colori unici, con sfumature uniche e meravigliose nelle colorazioni, ma in questa condizione producevano meno bulbi per la riproduzione. Spicca il Semper Augustus che esisteva in una decina di esemplari. Il suo prezzo, gestito dall'unico produttore, rimase sempre alto, anche dopo lo scoppio della bolla. Nel 1800 aveva un prezzo pari ad una casa nel centro di Amsterdam.... follia delle masse.

I tulipani generarono così un vera e propria follia di acquisto, anche se i "fondamentali" dei prezzi avrebbero potuto essere spiegati dal fatto che le specifiche rarità e la propagazione del bene avrebbero garantito flussi di denaro e rendite ai possessori. Vennero istituiti dei mercati per la compravendita di bulbi presso la borsa valori di Amsterdam e successivamente in altre città. Tutto cio' era basato sulla grande domanda alta e sulla scarsissima offeta che sbilancavano il mercato a favore del venditore. Addirittura nascevano i concetti di opzioni quando per il bulbo ancora in terra con i relativi i diritti. quando la bolla scoppiò, oltra a lasciare i possessori con "il tulipano in mano" sorsero addirittura delle controversie legali relative ai diritti. Ci furono sentenze tali che i compratori dovettero pagare circa il 4% del prezzo pattuito con il bulbo, che però rimaneva al venditore.

Cenni sulla psicologia della follia

Appare evidente che la follia non è mai dei singoli, ma delle masse. Diceva a tal proposito F. Nietzsche, il filosofo che ha guidato la mia adolescenza liceale: "la follia dei singoli è qualcosa di raro; ma è la regola nei gruppi, nei partiti, nei popoli, nelle epoche".

Con questo driver in mente gli elementi che contribuiscono ad innescare un processi di follia sono fondamentalmente 2:

  • elementi acceleranti
  • elementi psicologici

Gli elementi acceleranti nei mercati finanziari sono dovuti prevalentemente alla variazione sensibili dei prezzi, derivati dalla liquidità immessa, dal constatare che altri stanno entrando ed acquistano "a piene mani". Poi c'è il ruolo importante che svolgono i mass-media, un vero orrore, paragonabile a delle truffe legalizzate. Sono loro il principale "diavolo" che fomenta le masse. Le notizie fomentano i trend, sia orso che toro. Ma non ci si può mai mettere contro il trend, e come entrare in un locale che si sta sfollando per un rischio bomba...

Fra gli elementi psicologici evidenzio la classica dinamica delle cifre tonde, nei prezzi di un titolo, oppure la dissonanza cognitiva che tende ad ammalare i trader facendo loro percepire segnali che non esistono modificando addirittura il senso di ragionevolezza e percezione delle realtà. E quando le masse sono psicologicamente convinte non si frenano.

Laddove si evince aderenza delle masse agli elementi acceleranti e psicologici, ebben in quel momento si genera follia.

Il caso Mediterranea delle Acque

In questi giorni di Maggio 2007, ci sono importanti momenti di follia su titoli azionari del mercato italiano, titoli dimenticati per tempo : Beghelli, Schiapparelli, Mediterranea Acque, Acque Potabili.

Su questi ultimi due titoli, che fanno capo ad una sola mano, voglio spendere una parola.

L'ho tenuti nella mia watch list per un lungo anno, da Aprile 2006. Ai primi di Aprile avevo intenzione di entrare su Mediterranea Acque, in area 3.90 che fungeva da buon supporto anche se i minimi annuli erano di 3.33, quindi un 10% sotto. L'avevo anche tradata per pochi giorni a Gennaio, presa poco sopra i 3.80 e venduta sopra i 4 euro.

L'idea era di investire su un titolo che avrebbe fatto bene nei mesi esitivi in ragione della scarsità delle pioggie e di possibili fusioni o merge con altre aziende di acquedotti presenti nel nord italia, regione in cui le piogge nell'inverno 2006 sono purtroppo scarseggiate. Inoltre c'era stato un evento che aveva spinto i prezzi oltre quota 4 nel recente passato, di cui non avevo informazioni... ma ero certo che la storia si sarebbe ripetuta. Quel giorno decisi di non comprarlo poichè non era ancora sul supporto ed essendo un titolo che scambia pochissimi pezzi avrei faticato a venderlo in caso di eventuale storno dei mercati. Dissi tra me e me: "parliamo di un titolo che è stato piatto per diversi anni, valori degli scambi giornalieri anche inferiori a 50K euro, un titolo fermo e con pochi scambi.... meglio prenderlo a prezzo buono, sul supporto".

La sera stessa i media (il TG1 nello specifico), mandarono uno dei soliti report "drammatici" sulla situazione delle acque in Italia, peraltro con immagini palesemente false, in quanto piantine di granturco morte di sete e terra spaccata della siccità non possono essere di quei giorni, ad inizio primavera. Che l'abbiano fatto a fin di bene per sollecitare un risparmio dell'uso dell'acqua mi sta bene, anche se la distrorsione giornalistica è sbagliata, ma speriamo sia solo questo... Comunque decido di entrare il giorno dopo, perchè i maledetti mass-media avrebbero "spinto" a favore del titolo, consapevolmente o meno, alla follia. In open apriva in GAP, e non sono entrato,... ma la faccio corta: in 3 giorni ha fatto oltre il 60%, ad oltre 7euro ...

Non ho ben analizzato il volume degli scambi in quella settimana di follia, ma voglio sicuramente in quantità superiore a quelli disponibili, testimonianza che le azioni saranno passate di mano 2,3 magari 4 volte nel corso di quei giorni di follia, ed il tutto per il rumor di possibili operazioni straordinarie (che riguardano anche Acque Potabili) e forse sul sentiment derivato dalla crisi dell'acqua. Ruolo fondamentale nella dinamica è stato svolto sicuramente dagli azionisti di riferimento e dai gestori delle azioni della società.

Ad oggi, domenica 6 maggio, il titolo ha un valore di 5.60 €, sospeso giovedì per eccesso di ribasso... la bolla è scoppiata, o forse ha solo iniziato a scoppiare e vedremo nuovamente "l'amatissima Mediterranea delle Acque" al suo posto di partenza, ovvero sotto i 4 euro. Da un punto di vista etico-morale credo che sia un bene: per fortuna è stata una settimana di pioggie fini, lente e continue: la terra ha bevuto, i bacini si sono ricaricati, la vita prosegue e consentitemi: se le tengano loro le azioni di Mediterranea delle Acque, gli serviranno per dare l'acqua ai tulipani olandesi !

Come nota aggiuntiva della review del 2012 voglio solo far presente che da quei giorni ho deciso che l'acqua ed il grano non si tradano per etica., anche per il fatto che sono poi comparsi prodotti specifici per acqua e grano e non titoli azionaried obbligazionari di aziende. Spero che fra tantissimi prodotti finanziari si vogliano scegliere quelli che non affamino il popolo.


Roma, Maggio 2007
Content Update Gennaio 2013
Format Update Agosto 2013
Fabio Longo

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