ADX (Avarage Directional Index)
In questo articolo: Descrizion ed uso indicatore ADX Avarage Directional Index formula +DI -DI DX crossover 40 20 turning point identificazione trend
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L'indicatore ADX è un famoso indicatore di trend. Fu inventato da Welles Wilder per misurare la forza di un trend, ovvero per meglio analizzare il passaggio da uno stato di trend and uno di non-trend, fra cui congestione e movimenti laterali.
A mio avviso è un indicatore molto accurato per la misura del trend di un titolo o di un indice di mercato.
ADX è costruito come media di due indicatori, Positive Directional Indicator (+DI) e Negative Directional Indicator (-DI). Il primo è un indicatore che misura la forza del trend positivo, il secondo di quello negativo. Il risultato è una serie di valori con un andamento molto più dolce dei due singoli. ADX viene calcoltato solitamente con un periodo di 14 gg (ossia si raffrontano rapporti di prezzi distanti 14 osservazioni di chiusura), ed ovviamente tanto più il periodo è breve tanto più la curva si muove con andamenti simili a quello dei prezzi, dunque meno attendibili.
ADX ha valori che, per sua definizione può assumere valori fra 0 e 100, ma valori superiori ai 60-70 sono in realtà molto rari.
Per gli interessati alla costruzione di ADX, l'indice è definito da una serie di formule, non complesse ma effettivamente numerose e tediose. Per una trattazione esaustiva rimando al libro "New Concepts in Technical Trading Systems" di J. Welles Wild. Qui di seguito mi limiterò a descriverne la costruzione senza offrire formule matematiche ben definite da un punto di vista formale.
- High(t): massimo all'osservazione t-esima
- Low(t): massimo all'osservazione t-esima
- Close(t): prezzo di chiusura all'osservazione t-esima.
- Movimento Direzionale, ovvero DM(t): è il più grande fra i due valori (High(t) - High(t-1)) o (Low(t) - Low(t-1)); questo valore può assumere valori positivi, nullo, o negativi. Un valore positivo si ottiene quanto uno dei due una delle due differenze è più grande dell'altra ed ha valori positivo. In pratica non è detto che la differenza fra i massimi sia positiva, ma è sufficiente che la differenza fra i minimi sia positiva e che i massimini non ripieghino oltre questa differenza. Se DM(t) è positivo si parla di +DM(t), oppure di -DM(t) nel caso opposto. Dunque viene usato il valore assoluto (funzione modulo) di DM per avere sempre un numero positivo sia esso un +DM o un -DM.
- True Range, ovvero TR(t): è il più grande dei tre valori seguenti: (High(t) - Low(t)), (High(t) - Close(t-1)), Low(t) - Close(t-1). Il TR misura in pratica la massima escursione dei prezzi "misti" fra prezzi della sessione t-esima e di quella precedente.
Wilder intendeva usare opprtune medie nel calcolo dei Movimento Direzionale e del True Range. In particolare per un grandezza Y(t) egli si utilizzava la media accumulata così definita:
MediaY(t) = (MediaY(t-1) - (MediaY(t-1)/ n)) + Y(t)
dove n è il periodo di osservazione che come detto solitamente vale 14. Questa definizione di media serviva a lui solo per eseguire velocemente il calcolo delle medie, non disponendo all'epoca di strumenti di calcolo come i computer di oggi.
Con questa stessa formula egli calcolava, al tempo t, i tre valori +DM(t), -DM(t) e TR(t), dunque "sostituendoli" con le sue Medie.
Indicatore Direzionale, ossia DI(t) = anche in questo caso si spezza in due valori, +DI(t) calcolato come +DI(t) = (+DM(t) / TR(t)) * 100 e l'equivalente -DI(t) che si ottiene in caso di trend negativo -DI(t) = (-DM(t) / TR(t)) * 100.
Indicatore Direzionale di Movimento, ossia DX(t); è definito come DX(t)=(DIdiff(t) / DIsum(t)) * 100, con DIdiff(t) definito da | ((+DI) - (-DI)) | e DIsum(t) definito da ((+DI) + (-DI)) entrambi calcolati al tempo t
Media dellindicatore Direzionale di Movimento, ossia ADX(t), definito come la sua media dell'indicatore DX. Questo perchè la curva DX è molto volatile in termini in mercati che cambiano facilmente trend.
Uso dello ADX e dei +DI e -DI
Premesso che ADX è un indicatore di trend, i valori offerto da questo indice sono fondamentalmente 2:
- Definire la forza di un trend
- Definire una "posizione" rispetto al trend, ovvero posizionarsi in modo "lungo" o "corto" rispetto ad una strategia di trading di medio-lungo termine.
Quantificazione del Trend
Per quanto riguarda ADX, valori sopra al numero 40 indicano uno stato di forte trend, mentre valori sotto 20 indicano una fase di congestione dei prezzi e dunque di non-trend del titolo.
Nell'esempio qui di sopra sono riportati gli indici ADX e i relativi +DI e -DI con N=7 e N=14.
La prima osservazione è che per N corto, ADX fornisce segnali operativi molto veloci, quindi molto vicini all'andamento della curva dei prezzi, dunque meno attendibili causa presenza di fluttazioni del titolo non asismilabili a correzioni randomiche. Pertanto l'uso di del periodo 14 è evidentemente importante per la definzione di un trend significativo.
Come si vede nell'esempio, valori di ADX superiori a 40 segnano un forte trend, mentre valori sotto a 20 una fase di evidente congestione, anche se all'interno di questa fase le variazioni di prezzo day-to-day possono essere anche abbastanza consistenti.
Turning Point
In alcuni casi, l'uso migliore di ADX è per l'applicazione del concetto del turning point di trend. Innanzitutto ADX deve essere sopra le due linee DI. Quando ADX si muove sotto le linee, come nell'esempio, il mercato spesso rovescia il trend corrente. Quindi questo meccanismo è da sfruttare nel caso di trend ribassista ricercando un ADX che si muove sotto le linee DI. Di contro quando si adotta una strategia di trading basata su trend-follow, al declinare di ADX sotto le due linee DI il segnale operativo è di stop giacchè il trend è sicuramente interrotto.
Per quanto riguarda invece considerazioni legate agli indici +DI e -DI, la regola di definizione delle posizioni da assumere è molto semplice:
- liquidare posizione lunga quando -DI supera + DI; muoversi in una posizione corta.
- liquidare una posizione corta e stabilire una posizione lunga quando +DI supera -DI.