Martedi 19/03/2024 ore 03:25:02 Disclaimer

Bande di Bollinger

In questo articolo: Formula, descrizione ed uso dell'indicatore Bollinger Band, misura di trend e volatilità, segnali operativi da sforamento banda BB con eventuali candlestick pattern

INDICE CORSO DI BORSA     TRADING WAYS

 

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Nota del 2013

Come introduzione alla revisione eseguita nel 2013 di questo articolo del 2005, ritengo che le Bande di Bollinger rappresentinoil migliore strumento offerto nell'ambito della analisi tecnica degli indicatori. Migliore sia per gli scopi per cui nasce (quantificazionedella volatilità del mercato o prodotto finanziario) sia soprattutto per i segnali di buy/sell che si possono derivare dal comportamento del prodotto finanziario in relazione alla sua BB. In particolare trovo eccezionali i segnali di tipo inversivo di un trendche si possono attuare nei momenti di sforamento di una delle due bande (BB+ e BB-), segnali che diventano altamente attendibili quando si applichino considerazioni aggiuntive legate all'analisi delle candele e devi volumi durante particolare eventi del mercato.

Come indicato nella sezione Trading Ways ho realizzato un approndimento sulle BB successivamente alla pubblicazionedel libro perchè ritengo che il signaling delle Bollinger Band rappresenti uno dei mezzi più validi per la previsione di breve termine degli andamenti del mercato, spesso in timeframe orari/minuti ma anche di più lungo termine (ricorrendo a compressioni giornaliere). Fra tutti gli oscillatori le BB sono quindi con tutta probabilità l'oscillatore più valente in termini di affidabilità di segnale e di forecast oltre che generare molto frequentemente una serie di segnali operativi utili per il trading daily.

Nel seguito del documento si indica la nozione base così come indicata in libri e seminari, senza appunto forinire valutazioni aggiuntive per le quali rimando al mio testo e successivi approfondimenti.

Nozione Base

Le bande di Bollinger rappresentano un indicatore tecnico che appartiene alla famiglia degli indicatori di volatilità. Vedremo come oltre a quantificare la volatilità di un titolo od indice questo indicatore fornisce segnali operativi di buy/sell in corrispondenza di path che si presentano fra il titolo e le sue bande.

Le bande di Bollinger sono composte da curve ottenute esclusivamente con la serie storica dei prezzi di un titolo:

  1. Media Mobile Lineare MML a N giorni (la linea centrale)
  2. La MML a cui si somma 2 volte la deviazione standard (banda superiore)
  3. La MML a cui si sottrae 2 volte la deviazione standard (banda inferiore)

Sovrapponendo la curva dei prezzi del titolo a queste tre linee si ottiene una figura funzione del tempo in cui i valori del titolo sono generalmente compresi fra la banda superiore e quella inferiore, con casi di trapasso della banda superiore o inferiore.

Le formule che definiscono le bande di Bollinger sono funzione di 3 parametri:

  • Il parametro di Medie Mobile, ossia il numero di osservazioni prese in considerazione. Solitamente si usa una media mobile semplice a 20 gg, come suggerito dallo stesso Bollinger.
  • Il moltiplicatore della deviazione standard applicata alla serie storiche dei prezzi, solitamente 2.
  • La definizione di serie storiche dei prezzi. Solitamante si usano i prezzi di chiusura del titolo, ma è possibile utilizzare altri valori che possano essere maggiormente esplicativi del valore del titolo per una data osservazione. In tal senso si può far riferimento ad valori tipici della sessione i-esima, dunque alla media sui prezzi di apertura e chiusura , oppure utilizzando la media del range coperto durante la sessione (massimo e minimo) , od ancora una media fra i prezzi di apertura/chiusura/minimo/massimo.

Verificato sperimentalmente queste possibilità ci sono evidenti differenze in termini dei profili delle bande di Bollinger che si ottengono.

  • Variando il parametro di Media Mobile si ottengono evidentemente delle curve più vicine al profilo della curva dei prezzi tanto più l'intervallo è breve. Questo è dovuto dal significato stesso di media mobile.
  • Variando il parametro di moltiplicazione della deviazione standard le 2 bande si "allargano" o si "stringono" rispettivamente in ragione di un moltiplicatore più grande o più piccolo. Mi sembra evidente la spiegazione matematica.
  • Infine utilizzando prezzi del titolo che non rappresentano il solo valore di chiusa dell'osservazione i-esima, i profili delle bande hanno delle differenze di percorso tanto più grandi quanto più il prezzo di chiusura non rispecchia il range di valori assunto nel corso della sessione. In pratica per sessioni con grandi "candele" non centrate sulla chiusura le bande cambiano. Tuttavia questa variabilità appere meno forte di quanto siano le prime due, direi dunque trascurabile.

Per dare un esempio di varabilità in funzione dei primi due paramtri, ecco qui di sotto tre casi per il titolo Novell così descritti:

  1. MML a 20 gg, deviazione standard moltiplicata per 2 --> BB(20,2)
  2. MML a 10 gg, deviazione standard moltiplicata per 2 --> BB(10,2)
  3. MML a 20 gg, deviazione standard moltiplicata per 1 --> BB(20,1)
Schema VAriazione BB in funzione dei 2 parametri

Si noti che la BB(20,1) viene sistematicamente bucata senza un rientro immediato, mentre BB(10,2) è molto vicina alla curva dei prezzi ma per quanto vedremo non offre segnali operativi affidabili.

Come si può osservare da questi esempi e come è possibile dimostrare matematicamente, tanto più i prezzi diventano variabili tanto più le due bande tendono a divergere, ossia la loro ampiezza cresce. Similmente, in uno stato di congestione dei prezzi la banda diviene molto sottile giacchè le deviazioni standard diventano sempre più piccole.

Questa caratteristica fa delle bande di Bollinger un ottimo indicatore per misurare la volatilità di un titolo, indice o prodotto finanziario che sia. C'è anche da dire che, grazie all'uso della media mobile, l'indicatore è anche un buono strumento per la misura del trend (rivolgersi comunque a ADX)

Uso delle Bande di Bollinger

Per quanto visto sopra le Bande di Bollinger possono essere utilizzate per misurare:

  1. la volatilità
  2. il trend

In via teorica la misura della volatilità è un elemento molto importante sia per valutare il rischio di investimento sia per riconoscere fasi potenziali di accumulazione/distribuzione del titolo o meglio di trend/congestione dei prezzi. In questo senso il segnale operativo di sell/buy deve essere offerto da altri indicatori o metodologie di trading, giacchè queste misure di volatilità non possono offrire nessun segnale operativo.

Per la misura del trend e dello scostamento del titolo dal valor medio va chiaramente utilizzata la banda centrale che è una MML a 20gg, dunque molto breve.

Segnali Operativi

Personalmente trovo molto potente questo indice anche come strumento di previsione di breve termine dell'evoluzione dei prezzi. Più in dettaglio l'indicatore offre dei segnali operativi di buy/sell in particolari circostanze legate all'andamento "anomalo" dei prezzi:

  • andamenti della curva dei prezzi che finiscano sulla banda superiore spesso indicano una eccessiva crescita (in termini di deviazione standard "recente") e per cui ci si aspetta un rimbalzo interno alla banda, ossia una flessione dei prezzi. Tanto più la banda superiore viene perforata in alto, tanto più il segnale di ribasso diviene attendibile. Posizione da chiudere o per lo meno da non aprire. Si precisa che questa operatività va presa solo in particolari circostanze visto che gli sforamenti sono segnali di forza del trend bull e niente affatto di reverse fino a quando non si concretizzano i primi cedimenti.
  • Andamenti della curva dei prezzi che finiscano sulla banda inferiore indicano una eccessiva scesa dei prezzi per cui ci si aspetta un rimbalzo interno alla banda, ossia una crescita dei prezzi. Anche in questo caso tanto più la banda inferiore viene perforata in basso, tanto più il segnale di ripresa diviene attendibile. Posizione da aprire o non chiudere. Valgono inoltre speculari al caso precedente.
  • Andamenti della curva dei prezzi che finiscano sulla middle, indicano potenziali reverse e solitamente meno valenti dei precedenti due; sono segnali derivati dal fatto che la middle è per così dire il primo target di prezzo delle dinamiche inversive indicati in precedenza

La figura seguente mostra 6 esempi di segnali operativi:

Esempi Operativi Banda di Bollinger

I segnali 1 e 2 sono segnali che indicano un rialzo anomalo e dunque suggeriscono una diminuzione dei prezzi, come confermato dalla successiva evoluzione dei prezzi. Si rammenta tuttaviala necessità di opportune conferme, come meglio precisato nel mio testo Trading Ways.

I segnali 3 e 5 sono segnali di ribasso anomalo e dunque teoricamente accendono una posizione di acquisto. Per il segnale 3 questa previsione è in linea con la successiva evoluzione del titolo, mentre per il segnale 4 c'è un fallimento nel senso che dopo la prima perforazione non si è realizzato l'atteso rialzo. Dopo ben 6 sessioni negative con ribassi notevoli in termini percentuali si è osservato un modesto rialzo. Questo putroppo è un caso reale di fallimento delle regole operative del modello base che, anche rivolgendosi a parametri di Bollinger diversi, non sarebbe stato possibile evitare (si veda figura inziale con parametri diversi). A difesa della bontà della teoria c'è da dire che i ribassi nel caso di evento 4 sono notevoli (da 7$ a 6$ dunque un 15%) e si inquadrano in un path ribassista iniziato a 7.5$. E' chiaro che questa scesa drammatica è spiegabile da eventi "fondamentali" che difficilmente l'analisi tecnica può prendere in considerazione se non confermando a posteriori. Un trader invece deve farlo valutando le ragioni di una scesa sulla base di informazioni di diversa natura. Nello specifico ci sono della ragioni legate a previsioni negative della vendita dei prodotti Novell.

Per superare limiti di questo tipo, alcuni trader fanno riferimento ad esistenza di pattern rializisti temporalmente successivi all'attraversamento delle bande. E' il caso del path disegnato dal percorso 4-5 in cui dopo la perforazione c'è un attraversamento della media mobile (punto 5). A quel punto la conformazione di tipo rialziasta in attraversamento delle medie mobili dovrebbe guidare un buy. Personalmente non sono d'accordo con questa teoria perchè nel caso opposto (figura 6 atteso ribasso) l'attraversamento della media mobile in ribasso dopo il superamento di banda superiore predirrebbe una scesa dei prezzi che comunque non c'è stata affatto. Dunque la  regola che tiene conto delle successivo attraversamento delle medie mobili fallisce anch'essa.

Metodi più avanzati prevedono inoltre la combinazione di questo indicatore con i pattern di candlestick, rendendo maggiormente affidabile il segnale operativo. Più in dettaglio, ad esempio, quando si ha uno sforamento delle BB si attende un candlstick pattern inversivo che facogiti la candle di sforamento, nel caso si superamento della BB superiore un pattern di bearish reversal nel caso di rottura della BB inferiore si cerca un patter di bullish reversal.

Altre varianti prevedono di rimodellare la banda con una minore lunghezza storica (MML inferiore a quella base) cercando di ottenere un doppio rimbalzo dalla banda di Bollinger. Se si trova questa curva senza troppe porforazioni allora il doppio segnale diventerebbe attendibile.  Posso portare degli esempi di fault anche di questo tipo e comunque "cambiando le carte" si possono ottenere risultati molto orientati alla giustificazione di una teoria (ossia barare).

Invece è bene che la teoria base fallisca in casi come quello di onda 4 perchè le circostanze fondamentali devono sempre avere un ruolo significativo nell'analisi e nella previsione dell'andamento dei prezzi.

Infine si ricorda che le circostanze in cui la banda non offre nessun segnale operativo solo la maggioranza dei casi,ed anzi i casi in cui esistono segnali di acquisto/vendita sono molto rari. Dunque nella maggioranza dei casi l'uso è quello di un misuratore di volatilità.


Roma, Marzo 2005
Content Update Gennaio 2013
Format Update Agosto 2013
Fabio Longo

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