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Tazza con Manico

In questo articolo: Figure di AT Grafica Tazza con Manico evoluzione attesa operatività prevista

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La "tazza con manico" è una figura grafica molto caratteristica che si può presentare sia su base mensile sia su base giornaliera. E' fondamentalmente un path di continuazione del trend.

L'ho appresa su suggerimento di un analista tecnico ed ero e sono sempre stato molto scettico circa la sua veridicità ed applicabilità, poichè non capivo e non capisco ancora, fino in fondo, quali possano essere i razionali di un tale movimento dei prezzi. Come sempre però, quando i prezzi di uno strumento finanziario iniziano a muoversi in quella conformazione, risulta probabile che il path vada a completare quella figura. La probabilità va intesa come possibilità superiore al 50%, non certamente deterministicao quasi deterministica (es 90% di probabilità).

Nel seguente esempio si osserva una figura molto prossima a quella di una vera e propria "tazza con manico".

Schema Figura AT Tazza con Manico

Dico "molto prossima" perchè la figura tipo vorrebbe un breakout, ovvero un salto dei prezzi, proprio in corrispondenza della fine del manico. Vediamo in dettaglio come funzionerebbe.

Innanzitutto il trend, su qualsiasi base si stia studiano la configurazione (giornaliera, settimanale, mensile), deve essere moderatamente positivo. Non si capisce perchè debba essere messo questo vincolo ed io francamente non lo considero in modo così rigido. Diciamo che deve esserci un trend positivo in corso che porti i prezzi ad un punto di massimo (almeno relativo). Di qui inizia un calo moderato anche con volumi alti.

La tazza deve essere a forma di "U" dolce. La teoria di William O'Neil, che ha definito questa figura, vuole che la "U" non si avvicini ad una forma "V" in quanto egli ritiene che solo con una conformazione "morbida" si stia realizzando una fase di consolidamento dei prezzi, per poi riniziare la fase di trend positivo. Anche qui non credo fino in fondo a questa condizione. Diciamo che dopo il calo, i prezzi trovano un supporto sulla base della "U", figura che dovrebbe contenere al suo interno tutti i prezzi, ma quasi mai nella realtà le cose sono perfette.  U o V che sia, il titolo dopo aver toccato il fondo risale. La profondità della flessione va ricercata nella percentuale di ritracciamento classico, ovvero Fibonacci-like, quindi 61% o 38% , oppure 50% oppure 1/3, 2/3... a mio modesto parere un numero preciso non c'è ed il titolo può spingersi anche agli stessi valori iniziali od addirittura sotto il punto di partenza del trend. I prezzi comunque sia calano.

Dopo aver raggiunto il massimo precedente, od a mio avviso in quell'ordine di prezzi, il titolo inizia una fase descrescente di ulteriore consolidamento, detta manico. Qui nascono conformazioni tipiche a base flag o cunei. La teoria vuole che i prezzi non ritraccino molto, e che quanto più piccolo e breve è questo ritracciamento tanto più forte sarà l'impulso rialziasta e viceversa. Difficile misurare questa osservazione qualitativa, egli parla di 1/3 della altezza della tazza (per i prezzi). C'è un sideway moderatamente negativo... uno "scrollo" prolungato.

Altra relazione è quella dei tempi, egli ritiene che il path di tazza sia lungo "mesi", mentre il manico "settimane". Queste ovviamente sono le relazioni su un grafico giornaliero. Secondo lui il rapporto ideale è di 6 mesi per la tazza e 4 settimane per il manico. Anche qui non mi trovo troppo d'accordo, come nell'esempio il manico è lunghissimo rispetto alla tazza.

Per quanto riguarda il punto di beak, esso dovrebbe essere realizzato con un deciso GAP al termine del manico, confortato da volumi elevati. Definisce il prezzo target uguale al bordo tazza + l'ampiezza della tazza. Quello che conta nel break è appunto il grosso volume in buy, anche se nell'esempio abbiamo una decisa smentita della cosa, sebbene il titolo poi abbia preso a correre al break del livello "bordo-tazza" con volumi solo moderatamente superiori alla media.

In conclusione quello che va osservato è un comportamento di:

  • massimi, flessione e successivo consolidamento dei prezzi, morbido nella discesa e nella salita
  • successiva breve fase di scrollo
  • break dei prezzi, con Gap e volumi, da dove prende atto con decisione un nuovo trend rialzista.

Non ci si può mai aspettare che la teoria venga confermata in pieno nella realtà, ma basta saperla adattare con sano pragmatismo, facendo attenzione a quelli che sono i parametri/concetti chiave.


Roma, Gennaio 2007
Content Update Gennaio 2013
Format Update Agosto 2013
Fabio Longo

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