Commentiamo in ritardo questo venerdì 31 marzo che chiude la settimana, il mese borsistico e solare. Non c'è molto da dire anche se vorremmo spendere diverse considerazioni sul mensile di borsa e sul trend di questo periodo incerto ma di indizi distributivi.
La seduta, come del resto un po tutta la settimana, è stata abbastanza tranquilla negli intraday, fatto salvo lo scenario sul Venezuela in avvio alla guerra civile che ha fatto tracollare le obbligazioni venezuelane che adesso sono veramente high-risk, non tanto per la sostenibilità del debito del paese, con debito/PIL meglio del nostro e comunque ricco per via del petrolio "puro" ed in quantità enormi, quanto per lo scenario del governo del paese che potrebbe portare a nuovi dittatori "pazzi", capaci di annullare gli impegni finanziari presi con il mondo. A meno che non sia tutta una mossa Americana: difficile da credere in quanto in precedenza il tentativo USA era di scalzare i dittatori, come quelli in medio-oriente, per metterci le mani loro e quindi non possiamo pensare a congiure Americane pro-dittatura. Comunque oggi l'obbligazione perde il 6%, anche con punte del 9% in intraday, ed è veramente malmessa. Staremo a vedere come va, pronti a metterci le mani.
Non segnaliamo altre storie per via del notevole ritardo del commento, solo un "remark" sul livello di 20500 quasi raggiunto oggi al close dal nostro indice come da indicazioni di ieri.
Quanto ai saldi mensili, FTSEMIB ha fatto un mese ottimo, circa l'8% in netta over-performance rispetto ali USA ed agli altri indici, con S&P500 che invece ha chiusura mensile piatta, e comunque sotto fan, avendo toccato il tetto tempo fa e rimanendo compresso sotto tale linea metafisica.
Deludente in questo senso il bilancio mensile del nostro PTF, rovinato oggi dal botto venezuelano, ma comunque passato in forte negativo a metà mese per poi attuare un lento recupero, perchè zavvorato dalle posizioni short sugli indici (anche per evitare debacle oltre che per credo ribassista nel prossimo periodo), e non ritornato in parità (per un frazionale) rispetto al mese di febbraio. C'è oggettiva e sincera delusione visto che l'anno era iniziato molto bene. Maturi e coscienti di non poter fare trading (dovendo andare a lavorare), siamo certi che nel lungo termine continueremo a fare bene, come sempre, ma con occasioni di mensile italiano da FTSE/MIB da +8% queste performance non sono certo storie di successo da ricordare. Oggi comunque abbiamo incrementato gli short sull'indice italiano perchè i fottuti PUPI e PURARI gli stanno tirando il collo, ma prima o poi dovranno comunque mollare la presa e se avessimo visto il 20500 oggi avremmo venduto anche i turbolong perchè sarebbe stato più probabile che da lunedì si inizi a scendere.
Oggi pubblichiamo con molto ritardo dopo che ieri avevamo saltato l'appuntamento, tutto per via di impegni FEROCI che ci portano a lavorare oltre 12 ore al giorno (ancora non abbiamo finito). Singolare che non ci siano stato movimentoni dei mercati come spesso ci succede in questi casi.
Mercati infatti di impostazione rialzista ma sostanzialmente piatti in probabile fase distributiva, ieri ha ravvivato un po il crude che oggi ha continuato portandosi dietro il settore OIL&GAS. Nonostante lo stallo il DAX ha comunque aperto 2 gap-up rimandendo poi in stallo nell'intraday, ed il FTSE/MIB non ha mai perso i livelli di bull market di primo periodo e continua con obiettivo 20500 che francamente diamo per scontato, livello sui cui si dovrebbe attuare un reversal. Lo S&P500 ha recuperato un po ma manca di benzina dopo che il presidente Americano ho trovato stop nei meccanismi di "check & balance" democratico delle istituzioni USA, un po come successe allo stronzzetto Renzi con la storia della riforma costituzionale che voleva essere marchiata Boschi. Boschi non marchia un cazzo grazie al meccanismo di controllo che realizzarono proprio i padri fondatori (il referendum era previsto per costituzione). Lasciamo perdere la politica, e per i mercati siamo sempre dell'idea che il mercato deve scendere, diciamo che è in ritardo, ma comunque non è poi salito più di tanto.
Quanto al trading ieri seduta da +0.62%, dove ha influito anche il rialzo del USD/EUR, oggi da mero 0.2% ma comunque la settimana è positiva per adesso e cerchiamo di chiudere il mese in positivo. Venduto ETF OIL LONG LEVA 3 dopo essere giunti a short-coverage 50.3$ (circa) anche se pensiamo andrà avanti ancora (siamo pieni di titoli OIL), comprati short S&P500 a rafforzamento di hedging. Bene molti titoli di PTF ma se non ci leviamo il fardello degli short, sui ribassi, non faremo mai meglio del mercato.
Oggi riusciamo a commentare quasi in orario ma non abbiamo molto da dire.
Ieri mercato il italiano non aveva segnato un pattern di reversal, mantenendo quota 19940, e ieri S&P500 aveva toccato un supporto a 2335 rimbalzando ma senza segnare un pattern di reversal bullish. Diciamo confusione. Oggi il FTSE/MIB prosegue quindi a rialzo va in area 20300 al close, dopo seduta piatta e non volatile, oggi S&P500 trova forza sui dati macro USA, e probabilmente al close segnerà un pattern di bullish reversal che però troverà resistenze poco sopra, di tipo tecnico e poi esoterico. La sintesi è quindi per un mercato che sembra rialzista nel breve periodo, assumendo close USA positivo come adesso, ma con i giorni contati, secondo nostra view, essendo in una fase di timing negativa e probabilmente distributiva di medio periodo, quantunque nel paniere dei titoli mondiali ci siano sempre occasioni per andare long.
La seduta di oggi vede attenzione al dato sull'indice sulla fiducia dei consumatori Usa che si è attestato a 125 punti verso l'atteso 113, e quindi il mercato ha premiato con i frazionali positivi questa euforia dei consumatori americani, i coglioni che spendono e fanno debiti e poi muoiono in misera. Probabilmente su dati negativi ci sarebbe stata una botta "non frazionale", ossia tonda, ma la cosa che vediamo positiva è la "digestione dell'Obamacare" che non ha scalfito il mercato pur se testimonianza di un paese che va contro il presidente Trump.
Sul fronte delle materie prime Oro in rialzo ma senza spaccare la resistenza tecnica che da giorni lo confina (area 1260) ma soprattutto Crude che oggi pompa con un +1.6% attuale portandosi dietro i titoli del settore. Altro fatto è il forte rialzo dell EUR/USD che ha penalizzato i PTF in USD, in aggiunta allo storno americano, e che ha scavallato intra-settimanale una fan bullish molto lenta, anche se adesso ne ha una bearish poco sopra che dovrebbe respingerlo a ribasso dando respiro anche ad attività di trading di breve periodo in moneta USD.
Quanto al trading ieri nessuna operazione perchè off-line ed ordini non eseguiti (avremmo da dire ... ma passiamo avanti), close frazionale negativo; oggi invece abbiamo comprato in open dei Turbolong FTSEMIB perchè siamo pieni di pezzature short e perchè sull'indice c'era un segnale long. Vendute posizioni su Euro STOXX Bank al close e portata a casa un po di plusvalenza, close positivo frazionale e da inizio settimana siamo proprio pari e patta. Essendo di peso short non possiamo aspettarci di battere gli indici, ma i nostri giorni dovrebbero venire tra poco, probabilmente dopo il target dei 20500.
Come nota di simpatia segnaliamo i video di Maligno Belpietro di Crozza su youtube (dplay è inguardabile) che ci hanno creato una specie di dipendenza, nuovo personaggio e tutto il gruppo degli attori (tra cui la biondina da remoto col cappellino) che francamente sono il massimo della comicità intellettuale. Davvero un grande personaggio (Crozza) che fa bene a questo paese, per l'ironia e per la testimonianza reale sul nostro paese.
Commentiamo in orario ma brevemente perchè non c'è molto da dire.
I mercati aspettano news ed eventi ed in particolare quello del voto sull'Obamacare che sembra essere di esito On/Off per la borsa, ossia o di forte gradimento o di rifiuto totale, pertanto si stalla anche in USA così come in Europa, che al solito segue il mercato più importante del mondo (almeno quando non ci sono fatti locali a forte impatto). FTSE/MIB oggi veramente fermo, solo 150 punti di move, con alti e bassi in questo range e comunque sempre sopra un livelli di forza che per oggi era posto in area 19920. Crude ed Oro non danno segnali di sorta, ovvero li hanno già dati ieri cone due debolezze diverse, una sulla debolezza ed una sulla mancata forza.
Per il trading nutrivamo grandi aspettative, avendo potuto presidiare la seduta, anche se con arduo lavoro, e abbiamo cercato posizionamenti: un long FTSE/MIB con obiettivi 20500, avendo saccoccie di short grosse come quelle del cemento, poi un ingresso su Bialetti sulla debolezza, questa volta abbiamo strappato uno 0.452 ma la configurazione al close non è bella oltre a non averci dato trading. Non abbiamo inseguito altre storie, abbiamo puntato su questa che era valida come le altre che invece hanno fatto bene (es Biancamano). Infine allegerita posizione ETF PHAU per aver liquidità ad uso MYLAN oggi in ribasso con forti volumi che non consideriamo proprio sell ma come passamano azionario dopo i forti cali dell'ultimo periodo. Ancora cara sui fondamentali, a dire il vero, nostro ingresso a 40.71, confidando quindi in trading da in esiti positivi Obamacare.
Commento in notevole ritardo rispetto al close. Non abbiamo molto da dire in quanto siamo stati "out" tutta la mattinata per via di impegni di lavoro, seguendo a tratti dall'apertura USA delle 14:30 cercando di riposizionare il portafoglio ("fine tuning"). A posteriori possiamo dire che i dati macro hanno impattatto poco il mercato, che si guarda l'evoluzione della vicenda americana dell'elimiazione dell'ObamaCare e che l'attentato terroristico non ha avuto alcun effetto. Sembra, come da nostra congettura, che staccati i tubi della benzina al comando ISIS, adesso le iniziative sono di singoli fanatici, senza troppe risorse (coltelli), addirittura singoli e quindi questi eventi spaventano meno. Staremo a vedere se è così. Per il nostro indice superata quota short coverage 19970 il mercato va, strappa a 20167 in chiusura bozu (sui massimi) e mette nel mirino target a qualche centinaio di punti sopra, sebbene tutto dipenda da USA che attualmente resiste sul supportone numerologico/estoterico, ma flette rispetto al massimo intraday, quindi difficile dire come chiuderà e quindi come andrà domani sui nostri mercati. Crude sostanzialmente stabile, Gold che non vince quote tecniche di forza, quindi anche qui indecisione su correnti (Crude) e contro-correnti del mercato azionario (GOLD). Una buona notizia sembra venire dell'Australia per l'indagine delle emissioni di FCA: qui forse il potere di Trump, l'amico di Marchionne, non arriverà a salvargli il culo ed i codardi torinesi si sono limitati a dire che "non commentano". Commentiamo noi dicendo che magari se li inculano tutti, meglio ancora sarebbe che Marchionne andasse a pagare i propri debiti direttamente all'inferno, dove abbiamo un "fratello alato", quello che si allontanò da noi, tempo fa, e che saprà riservargli i trattamenti che merita. Pure all'altro coglione che gli sta sempre di fianco, non sono manager, sono delle merde moderne.
Quanto al trading oggi riposizionamento: vendita Cairo in perdita (ex scheletro nell'armadio da anni) in forte stato di ipercomprato speculativo: al di la del valore strategico di un emittente TV, l'azienda non ci piace più, la televisione nemmeno: andato via Crozza ci rimane l'inutile Gruber con tutti i finti compagni che invita alla sua trasmissione (che nemmeno dicono più di essere compagni, sono democratici...) e non c'è davvero un cazzo da guardare, solo pubblicità. Vaffanculo a Cairo e la sua televisione di merda. Con riferimento all'andamento del GOLD, abbiamo decisione di non vendere bullion ne ETF PHAU ma ci siamo comprati posizioni short GOLD a mezzo certificato. Infine lunga ricerca sui farmaceutici e su alcuni industriali americani (sui bancari siamo già a leva), approfittando di EUR/USD che dovrebbe fare un massimo relativo a 1.08, ma seppur combattuti su Mylan, Pfizer, Merck, Kindered Healtcare, GM ecc.. non abbiamo comprato un cazzo perchè rimandiamo a domani ed all'andamento del mercato USA. Bene ancora su Bialetti a cui abbiamo dedicato il flash sotto. Close solo a +0.46%, considerando che abbiamo svariati pezzi short su FTSE/MIB, rimasti inveduti ieri, a 19600, con prime pezzature che oggi avremmo ricomprato di sicuro...
Non è vero che abbiamo esultato in questo modo (solo un EVVAI) ma avremmo potuto ben farlo dato il terzo trade andando in porto in qualche giorno, sempre ben raccomandato sui nostri screening mattutini e sempre con profit percentualmente rilevanti....
Grazie al PUPO che smaghina il book di averci sempre eseguito... renderemo merito con una nuova caffettiera e una padella rivestita in ceramica...
Commentiamo una seduta "tecnica" che vede mera volatilità e non cambia lo scenario dipinto ieri che rimane bearish sul nostro indice. Questa la sintesi. Si apre malissimo, con gap-down dopo riassorbito, seguendo la chiusura americana di ieri dove lo S&P500 aveva toccato un livello di supporto al close. Apertura che comunque non degenera sotto il livello numerologico ed esoterico fan, andando a ricostruire un rimbalzo ancora capeggiato dai bancari, rimbalzo che non supera il livello di short coverage come facilmente calcolabile con la figura qui a lato a compressione 15 minuti. Quindi si tratta solo di volatilità. Comunque bene il nostro indice che performa meglio degli altri europei grazie appunto alla performance dei Bancari.
Andando sulla piazza Americana lo S&P500 tiene il livello di ieri, per adesso, mentre continua la scesa del future Crude ed il rialzo dell'Oro, calmierato in moneta EUR per via del rafforzamento sul dollaro, quindi qui continuano in trend di breve periodo.
Al momento leggiamo di probabile attentato terroristico su Londra, evento che attendevamo in questo periodo centrale di marzo su base statistica di frequenza mancata, da dopo Berlino. Vedremo come i mercati processeranno queste cose.
Quando al PTF oggi ci apprezziamo di più dei mercati, +0.2%, contro indici generalmente negativi. Gran parte delle performance sono dovute al rialzo dell'Oro di cui abbiamo pezzature BullionVault e ETF PHAU, e se ci fosse riuscita la vendita degli short impostata a 19660 (minimo a 19687) avremmo fatto molto meglio. Comunque oggi bene comprato long EURO STOXX BANK quando non abbiamo visto eseguiti gli short ed indice in risalita a 19850 (qualcosa dovevamo fare) ed aver allegerito short S&P500, in profit, dopo apertura in tenuta. USA rimane sempre impostata positivamente per il brevissimo periodo nei timing e nei prezzi. Pesa ovviamente lo storno sui nostri titoli USA, ad iniziare da WFC, di cui c'è rimasta poca plusvalenza non avendo voluto lasciarli, quando prevedevamo lo storno del mostro americano. Sono in nostri titoli e valgono di più di quanto prezzavano sul mercato. Vedremo domani di portare in cassa qualche posizione italiana, tipo Cairo Comm ed altri che hanno fatto tanto, ritorando ad essere malati cronici del nostro PTF da scheletri negli armadi che erano pochi mesi fa. Sicuramente meglio puntare su aziende più scontate sui fondamentali.
A meno di sorprese americane, che non ci aspettiamo, il setup stagionale dei mercati finanziari è bearish, nonstante il FTSE/MIB abbia passato gran parte della seduta incredibilmente sospinto a rialzo, addirittura in area 20250, tutto frutto dei titoli bancari comprati magari con soldi che provengono chissà da dove... soldi molto probabilmente sporchi usati per smaghinare dove il brokarage "legale" non riesce ad arrivare. Siamo di questa idea senza troppi condizionali democristiani.
Alla fine l'indice piega pure lui in quella strana controtendenza che adesso è facile a dirsi ed a chiamarsi tale, ma quando la seduta correva a mercato USA chiuso era ben diverso a sostenerlo. Noi infatti pensavamo ad un certo punto che il nostro indice avesse potuto fare anche i 20350, dopo aver colpito il primo target dell'operatività FTSE/MIB di questa mattina. (20260). Comunque non c'è solo il setup stagionale primaverile bearish, ma oggi cadono diversi eventi, il giorno più ricco dell'anno come indicato sulla timing chart, ossia S9T top bull per FTSE/MIB, S9T top bear per S&P500, Gann Wheel Trine per FTSE/MIB e Gann Wheel Opposite per FTSE/MIB; questo due ultimi eventi girano la "super-polarizzazione bullish" del nostro indice in una fase di breve periodo che dovrebbe essere negativa, anche se poi vivremo fasi di alti e bassi considerando lo stacco dei dividendi di maggio. Sui prezzi ricordiamoci che solo sotto i 19350 l'indice perderà l'impulso bullish di trend secondario, che speriamo resti vivo a parte regolamenti di conti col brokerage, e quindi è probabile anche se innesti una certe volatilità in uno scenario ribassista di trend terziario rendendo difficile il trading se non credendo a quello su cui ci si posiziona.
Omettiamo commenti sui fondamentali seduta per non farla troppo lunga, giusto un flash su crude in calo, oro in leggero rialzo, bancari venduti (a parte la mattina suprise) e EUR/USD im combattimento con la fan.
Quanto al trading giornata frazionale negativa per via del calo del settore OIL, calo dei bancari (in mattinata guadagnavamo avendo posizioni a leva Stoxx Banks, avevamo mangiato la foglia) e poi rialzo EUR/USD che ha peggiorato il conto sullo storno USA che oggi si è fatto sentire abbastanza. Comunque nel dettaglio abbiamo ricomprato Bialetti sulla debolezza (0.436), poi EdF a 7.76, poi dei long S&P500 (non siamo cornuti, solo posizionamento tattico per via di micro fasi S9T), poi aggiunti short FTSE/MIB ad alto strike che potremo gestire con serenità, visto gli impegni quotidiani sul lavoro. Non capiamo però perchè le posizioni short non abbiano bilanciato lo storno del PTF che ovviamente rimane long essendo composto da roba che vale. Siamo comunque partiti short da trading, dalla nostra base Russa, pronti alla morte, con primi obiettivi distruttivi su Milano, poi New York e se spaccano i coglioni faremo anche una puntata alla "London Calling" del cazzo, visto che sono lassù come se non fossero parte di questa economia globale.
Lasciamo un commento con una ritardo per via di disagi logistici derivati da una città del III mondo, Roma.
Per quello che conta, stringendo la sintesi, oggi il FTSE/MIB segna formalmente un pattern inversivo bearish, fallisce un timing stagionale invernale che l'avrebbe visto chiudere sotto i 19300 e si prepara ad un setup primaverile che sarà molto importante in quanto dovrà fare armonia con altri timing di medio periodo che sono BEARISH... Non ci siamo mica dimenticati dei PUPI e PUPARI e di quello che hanno fatto la settimana scorsa e siamo in attesa di vendetta, atteggiamento psicologico sbagliato ma non ce ne fotte un cazzo perchè non vogliamo altro che vendetta da posizioni SHORT sul nostro indice: inutile mascherarsi dietro un dito.
USA attualmente debole e sotto fan bearish (che non ha mai vinto a close weekly), anche se è stato ben sopra queste quote in quanto questa linea METAFISICA scende dal doppio del massimo del 2009.... e quindi qualche mese fa stava ben sopra a 2378. Crude stabile oro in rialzo, EUR/USD sotto fan 1.08.
Passando al trading ed al PTF oggi stra-battiamo il mercato, letteralmente SFONNATI tutti i benchmark, grazie alla controtendenza di quasi tutti i titoli in PTF fra come PIQUADRO (azienda simile a Moleskine, ossia prodotto di brend ad alto margine) da +10% e Bialetti +10% al close, titoli ben raccomandati sui nostri appunti mattutini (ed anche su blog), titoli su cui oggi abbiamo fatto cassa portando in sacca un bel profitto che da solo vale lo 0.7% di capitale. Aggiungiamo anche la vendita di Molmed altro titolo della nostra scuderia su cui oggi abbiamo monetizzato il guadagno, mentre non abbiamo venduto YOOX che oggi performa bene assieme ad altri titoli del settore utility. Se vogliamo l'unico rammarico è non aver avuto Cattolica, che abbiamo venduto giorni fa per riposizionare da trading il PTF, ma comunque magari fosse così tutti i giorni...
Close netto a +0.9% incluse posizioni Gold Bullion e in moneta estera.
Lasciamo questo splendido sound di Pat Metheny (video pessimo), Way Up parte 5, decisamente sconosciuto (più nota parte 1 e 2 che sono gli opening). Consigliamo di partire dal minuto 6, momento topico, quello del CAOS da cui poi emerge l'armonia del grande artista americano che "combatte" contro il caos di trombe e percussioni. Un orecchio va sempre al basso per capire dove si è, l'altro al lead (la chitarra), entrambi al complesso di suoni che guidano in questo incredibile viaggio. Sono circa 3 minuti di musica che suggeriamo di ascoltare a palla ... con probabili urli sugli slanci del grande Pat che per noi oggi si sommavano a quelle delle vendite dei titoli in PTF... momenti di grande emozione. Grazie Bialetti, grazie Piquadro, grazie PAT.
Alla fine abbiamo dovuto sentircelo tutto per capire come sono andate veramente le cose.
La mancata stretta di mano (con l'ironia della Merkel) in effetti c'è stata, ma in un'altra sala, forse per creare un po di "show" (contro la retorica dei precedenti presidenti che davano pacche sulle spalle ai peggior nemici), ma alla fine di questa conferenza Trump ha comunque teso la mano con estrema eleganza e cordialità. A parte questa cosa che appartiene più al gossip che alla politica, non ravvisiamo particolari criticità nei rapporti, come invece molti media hanno dichiarato (ha ragione Trump a parlare di fake news); certamente i programmi di Trump non sono in continuità con quelli del presidente Obama e creeranno sfridi, magari anche sensibili, fra USA e Europa, ma la grandissima capacità negoziale delle Markel, che è quasi una dote, saprà certamente conciliare l'inconciliabile. Ricordiamo a tutti che quando "il democratico" Obama aveva portato lo scenario con la Russia (del Grande Zar) veramente ad un passo dalla guerra, lì abbiamo dovuto ringraziare Angela Merkel per aver mediato parlando un po con con gli uni e un po con gli altri. E proprio questo fatto gli è stato riconosciuto da Trump all'inizio della conferenza, proprio perchè è una persona onesta per nel suo atteggiamento dittatoriale. Le dichiarazioni di Trump e la politica instaurata, iniziando dal NAFTA, creano un'evidente difficoltà nei rapporti con l'Europa. Nella strategia dialettica, Markel aspetta i movimenti e valuterà di conseguenza, come spesso ha risposto in questa conferenza, cercando peraltro con i soft skill della persuasione di far riflettere il Presidente nella convenienza delle scelte, ovvero nelle conseguenze negative quando queste scelte non siano un "WIN-WIN" (ossia un win per entrambi). Quindi dialettica difensiva, morbida e poi di ferro, tipica del Grande Cancelliere Nazi ... Credo che se accetteremo di farci guidare da questa donna, che stimiamo moltissimo, le relazioni con gli USA procederanno senza shock di sorta.
Grazie Angela Merkel. Molti Italiani di apprezzano e si scusano per la maleducazione e l'arroganza subita durante la presidenza del coglione Renzi.
Close in area 20100 e S&P500 esattamente 2380 (figura a lato leggermente in anticipo rispetto al close) sono la vera notizia di oggi, ossia indici che non perdono le nostre quote limite, quelle che darebbero il via alla fase ribassista. Quindi no signal no way, il trend di breve dura fino a diversa evidenza.
Non abbiamo seguito molto il news flow in quanto oggi abbiamo approfondito il tema della sharing economy, sia per nostro background culturale che per eventuali posizionamenti sul settore finanziario. Piccola partentesi su un mondo che non ci piace, incluso quello del social, della digital economy, dell'IoT, ed anche della sharing economy, sebbene sia una forma di ottimizzazione delle risorse e dei costi per "fare". Ma alla fine questo è questo sarà sempre di più. Lascio questo copia incolla di un articolo, peraltro vecchio, "secondo un recente studio condotto da PriceWaterhouse Coopers il giro d’affari della sharing economy in Europa potrebbe valere, in termini di volumi di transito, 570 miliardi di euro entro il 2025. Un valore 20 volte superiore a quello attuale e cresciuto del 77 per cento fra 2015 e 2014 ... Cinque i settori, secondo gli analisti, che guideranno l’esplosione dell’economia di condivisione: i trasporti, gli alloggi, la finanza collaborativa, servizi domestici e professionali on-demand." Intrigante quello della finanza collaborativa di cui iniziano ad esistere piattaforme (es Smartika) che fanno da intermediari con il loro sistema informativo e con servizi di mediazione, altra economia fatta di nulla quando l'uomo vive di frutta, verdura, acqua, vestiti, ecc... Intriganti anche scenari in cui questi grandi gruppi, che non dispongono di beni che vendono, faranno sempre di più da "broker", come già da qualche anno, acquisendo capacità finanziarie enormi, documentate in stile fantascienza di iper-globalizzazione, ma non tanto remota, su alcuni articoli americani di cui possiamo eventualmente condividere i link. Sono da individuare titoli del settore.
Tornando alla borsa seduta a scarso movimento come tipico dopo i boom boom, pupi e pupari nazionali, brokerage londinese, burattinai americani ecc tutti molto prudenti in attesa di eventi sul settore politico/economico con Trump/Merkl di cui al momento non abbiamo notizie. Settori comunque tutti mosci e privi di spunti, materie prime stabili, EUR/USD in ribasso su fan 1x8, senza scalfirla e speriamo che stasera ci sia un close americano netto sopra o sotto la sua linea esoterica in modo da accettare verdetti che non siano quelli dei camminamenti su fan (che poi si interrompono non essendo violazioni)
Quanto al trading oggi c'aspettavamo di più essendo nostro giorno fortunato (Ven 17) ed anche da una giornata di ferie dopo forte pressione lavorativa (ed in previsione della prossima week). C'abbiamo provato come da operatività daily, quindi abbiamo scelto YOOX in open, poi Bialetti sulla flessione a 0.395 (ieri lasciata a 0.407, stesso close attuale, quindi con un +3%) e poi ci siamo messi long su certificato STOXX Bank, primissime pezzature per gestire un eventuale continuazione in ipercomprato del settore bancario euro. Non siamo entrati su Alexion Pharma per mancanza di liquidità, solo per quello, settore di nicchia, conti buoni, debito bassissimi. Close daily negativo frazionale causa attesa rimborso di certificati, close weekly piatto. E' stata una settimana di difesa, non abbiamo guadagnato ma abbiamo evitato il peggio che è la prima cosa. Fra titoli OIL, Bank e Farmaceutico il PTF è bello robusto, ha storie interessanti di small CAP, anche se è quasi completamente bilanciato da posizioni short pesate che rimangono in PTF ed in attesa di giudizio...
Incredibile giornata rialzista sul FTSE/MIB che oggi commentiamo in tono ironico perchè i tratti manipolativi sono addirittura comici. Oggi il nostro indice ESPLODE a rialzo aprendo un gap-up addirittuta sopra i 20000 punti e mandando a stop una serie di certificati short oltre che coronando la logica del "movimento FIB" se vogliamo dargli questo nome. Tutto è spiegato nella figura sotto a grafico 15' sul FIB, con il segnale sul candelone di volumi dal quale l'indice non è mai sceso sotto, aprendo sopra e chiudendo sopra, e coronando oggi con la comica del gap-up, utile anche a rendere impossibile la vendita delle posizioni short a detentori di prodotti short SEDEX su citati. Cosa è successo tra ieri ed oggi, quando lasciavamo lo S&P500 a +0.3% circa ? E' successo che il meeting FOMC ha avuto un setup bullish, che non hanno vinto i populisti olandesi (ma questo adesso è un bene ? E Trump/Brexit allora erano un male ?) ma soprattutto che la FED ha alzato i tassi e che ha detto che "non strozzerà troppo": allora è ovvio (ironico) che oggi i nostri titoli facciano uno zompo in avanti così marcato perchè dipendono dal circuito monetario della FED, ovvio pure che l'EUR/USD di rafforzi perchè il dollaro è divenuto moneta più forte, ovvio ancora che l'oro cresca del 2% sul future americano perchè con il dollaro forte l'oro vale di più, tutte correlazioni molto razionali a cui si aggiunge quella del rialzo del mercato americano che brinda (con un +0.5% in più di ieri sera) a denaro più costoso.... qui le cose sono semplici: close sotto 2380/78 segneranno il passo al super-toro americano, indice che al momento batte 2382 dopo aver fatto 2377... per adesso non molla, teniamo le posizioni.
Sul nostro indice la storia è proseguita fino alla fine, con un close aggiornato in asta di chiusura a 20109 (con 4 pezzi in croce) e con titoli dai fondamentali notoriamente così robusti da fare performance oltre il 3%: BPER, Finecobank e pure Banco BPM, storico Gruppo Bancario che il giorno della nascita (1 gennaio 2017) aveva già una bella recensione su wikipedia. BMPS però sempre chiusa con i prezzi pre-fallimento che fanno prezzo sull'indice. Al di là del tono ironico ci dispiace che sia successo questo perchè non è sicuramente buon segno in ottica prospettica, super trend rialzisti saranno seguiti da super trend ribassisti, per noi il medio periodo è ribassista dopo la corsa da inizio anno. Certamente non è bello che dopo un setup ribassista il mercato spacchi a rialzo, con aumento di volumi, violando anche una fan, ma lo scenario di upside è comunque risicato (a meno che non si superino altri livelli, cosa che non reputiamo probabile).
Andando al trading lasciamo immaginare cosa abbiamo vissuto in open con i mazzo short FTSE/MIB andato in fumo senza poter essere gestito ed i certificati long invendibili per assenza del market maker. Circa 10 minuti di angoscia fatta materia... Poi finalmente abbiamo potuto operare: SELL LONG FTSE/MIB a calmierare la perdita degli short ed immediato riacquisto di short FTSEMIB con pezzature a stike più alto, cosa importantissima quanto vendere i long. In mattinata vendita di certificato long STOXX BANK, in profit e poi finalmente Bialetti Industrie, una cazzo di caffettiera con un "omino nero dal dito alzato", ci ha permesso di accoltellare il brokerage passando in positivo e senza ancora beccato la cedola Venezuelana. Grande successo per chi gioca a carte scoperte contro un nemico sleale ed infame. Infine vendita di Bank of New York Mellon, sempre in profit, e close daily +0.21% che appare grande successo considerando che i pezzi di merda ci volevano fare la pelle e chiuderci le speranze per tutto l'anno.... Il tutto con BTP che oggi perde l'1.5% e con un portafoglio oramai povero di posizioni Italiane, limitato ad ENI, Utility e titoli del cazzo come Cairo e Edison che stanno li e non danno nulla. Bene alcune posizioni come Omega Protein e Molmed in controtendenza rispetto all'andamento del settore Healtcare e Pharma. Guerra totale.
Per quello che conta oggi non abbiamo perso nessuna battaglia, almeno oggi, visto che il PTF ha chiuso in frazionale positivo, ma certamente la sofferenza da guerriglia-trading si è fatta sentire. Duro infatti lo scenario che si è manifestato oggi con un'apertura frazionale positiva del FIB che per certi ragionamenti, più o meno normalizzabili sul future e sui prodotti derivati IDEM/MIBO (in precedenza chiamati Movimento FIB), ha giustamente proseguito in trend positivo levandoci da subito la possibilità (ed anche la speranza) di vedere il bearish pattern FTSEMIB in evoluzione (almeno oggi). Nei fatti la forte positività è stata tutta e sola italiana, con il rebound dei ENI per il forte rialzo del crude e poi del settore bancario dove ha prevalso il denaro, anche per spread in ribasso. Alcune storie specifiche, come Leonardo (titolo ben segnalato oggi) e Unipol (ieri) hanno dato propellente al listino anche se è tutto ben manipolato ad arte con con BMPS bloccata da mesi ad a valore 0 (ad oggi) e titoli come Poste Italiane artificialmente sostenuta da patti brokerage che ne impediscono vendite con pezzature consistenti. Ma comunque FTSEMIB in grande spolvero con obiettivi in area 19820/20000 che sembrano oramai fattibili con alta probabilità, stante il fatto che il future scade venerdì.
Passando ad altro USA ieri NON aveva generato un segnale di continuazione ribassista (ne DJ ne S&P500) e indici euro tantomeno, quindi ci sta questo rialzo frazionale ma ben distante dalla performance di 1.2% del nostro listino, con il paese che vive in debiti impagabili e di voucher: non apriamo discussioni politiche che ci farebbero passare per Nazi, Comunisti e Populisti nelle accezioni più negative. Staremo a vedere ma l'outolook rimane comunque negativo e secondo noi non c'è davvero un cazzo da comprare se non per trading o con qualche eccezione che è anche difficile da individuare.
Andando al trading ci siamo subito protetti dal "fardello" short compranto long FTSE/MIB appena dopo open, per quanto detto sopra, che abbiamo visto apprezzarsi nel corso della giornata compensando le perdite sugli short. Close a +0.13%, in attesa di cedole obbligazionarie, che è nulla contro la performance dell'indice ma non è negativo; la prima regola del trading è non perdere, la seconda è non dimenticarsi la prima, quindi invece che mandare in SL le posizioni short su FTSE/MIB e S&P500 abbiamo comprato long FTSE/MIB e NON venduto titoli USA che altrimenti avremmo venduto da tempo. I prodotti short in nostro possesso hanno quasi tutti strike alto, e quindi difficile che muoiano, e queste quote (2350/400 S&P500) erano le quote in cui a fine anno attendevamo lo S&P500 proprio per marzo 2017 ... quindi non vendiamo SHORT manco per il cazzo; peraltro ci sarebbe da suicidarci se poi fra qualche giorno lo S&P500 fa -5% su news politiche o finanziarie o altro, quindi non vendiamo un cazzo e continuiamo la battaglia day by day fino a diverse evidenze, per adesso mai verificatesi sull'indice USA che ha piegato sulle nostre resistenze ma senza proseguire. Coscienti che stiamo combattendo contro il mostro Americano e contra la manipolazione nazionale dei furbetti del giglio magico, andiamo avanti così.
Commentiamo in time la giornata di oggi che abbiamo vissuto parzialmente nel pomeriggio, accusando forte pressione psicologica per l'andamento non ribassista degli indici dopo che avevamo compiuto alcune scelte a ribasso.
Brevemente l'analisi tecnica ci indica una volatilità intraday (sotto grafico a 15 m) ed una configurazione ribassista su compressione daily, sul nostro indice e per il momento anche su S&P500 (2362), anche se è tutto molto incerto e peraltro è già un successo poterlo dire dopo che il mercato nelle botte finali ha tentato il recovery. Facile a dirlo adesso, c'abbiamo creduto non solo a parole.... Close matematicamente sotto Gann Level 19574, candela daily in fagocitamento ed altre questioni di pricing e di timing ci portano a pensare in un'evoluzione ribassista. Tutto legato un po a FOMC, FED e Olandesi: non abbiamo palle di vetro per prevedere cosa faranno, oltre i timing, ma ci sono anche qui indizi di news negative avendo aggiornato i sondaggi con 2 seggi a favore dei popolari (quindi non anti-europeista) e con un news flow simile a quello del Brexit e di Trump. Pensiamo che magari andrà tutto bene per l'Olanda e per l'Europa, e se vogliamo ce lo auguriamo come persone che credono all'Europa, ma il trend popolare (che giudichiamo positivamente) e nazionalista è evidentemente montato da tempo e sarebbe sciocco non riconoscerlo. Vedremo gli esiti degli eventi e le interpretazioni del mercato, soprattutto questo come fu nei casi annunciati "negativi" e che invece hanno dato boost ai mercato.
Circa il trading oggi ci siamo essenzialmente riposizionati "da trading". Le cattive performance dell'altra settimana ci hanno quasi obbligato ad andare a leva con prodotti opportuni non volendo iniettare altro capitale ed essendo a corto di liquidità, perchè impegnata in posizioni che non vogliamo abbandonare (PTF strategico). Abbandonata Cattolica in profit per un rafforzamento di SHORT FTSE/MIB e S&P500 con certificati a leva elevata, long OIL con ETF x3 sulla strappatona del pomeriggio poco prima della news del taglio della produzione. Dentro anche con qualche pezzo leva Stoxx Banks, banche che in questi giorni hanno ritracciato e che trattiamo come hedging di tutto il sacco di bombarde short che ci portiamo in spalla... male Venezuela fra crude e stacco della cedola, addirittura sotto i 50 (ma la cedola la stacca al close di oggi o di ieri ?) quindi PTF ancora sotto pressione, -0.11% al netto delle commissioni; diciamo che è andata bene rispetto al mercato ma con correlazioni inverse (es Oro e BTP) che non hanno funzionato, o solo poco (in effetti close positivi frazionali). Andiamo avanti con altri spazi per lavorare a leva, impegni di lavoro permenttendo per via di SL da applicare senza incertezze (non è PTF strategico).
Commentiamo in time una seduta in cui il nostro indice è stato volatile anche se in basso trading range, di impostazione ribassista nella mattinata proseguendo la brutta upper-shadow del venerdì in fuori banda, ma poi mettendo a punto un recupero se vogliamo interessante perchè NON fa disegnare candela inversiva su grafico daily e perchè è accompagnato da buoni volumi (vedi grafico FIB a 15 minuti), fatto che rafforza un po la valenza della lower shadow di oggi. Tutto questo significa volatilità ed è probabile instaurarsi di strappate a 19830 e fin anche a 20000 punti circa, ma poi abbiamo visto come sono andati i setup di medio e lungo periodo nella settimana scorsa (cfr Analisi settimanale) e quindi per noi il mercato è di prospettiva ribassista, non solo il FTSE/MIB ma anche l'indice americano e di conseguenza un po tutto. Nello specifico la giornata è in attesa delle elezioni Olandesi, che potrebbero rafforzare scenari di Euro-EXIT, delle parole della Yellen (rialzo tassi FED scontato), e se vogliamo anche del meeting FOMC che per noi ha particolare importanza come altro setup di timing, di breve periodo. Oggi beneficiano i titoli di Marchionne per la storia del rilassamento delle emissioni in USA, e francamente ci dispiace della scelta anti-ecologica di Trump e del favore fatto ad una persona di merda come è Marchionne, uomo che vorremmo vedere soffrire, più che godere, perchè così sarebbe cosa buona e giusta: Dacci oggi il nostro pane quotidiano e rimetti a noi i nostri debiti. Pure a Marchionne però, pure a lui. Fa specie vedere come stia l'Euro Stoxx Banks, ossia sui massimi di periodo con un incremento vertiginoso dai minimi di mesi fa che per noi era un bottom (spesso dichiarato anche sul blog), e con la stessa logica per noi adesso è un potenziale market top dal quale ci si protegge innanzitutto non facendo cazzate (ossia comprando a cazzo) e poi adeguando misure di hedging appropriate in funzione della composizione del proprio PTF. Cose belle, rialziste, potranno venire da Crude e da Oro, bistrattati in questo periodo e di outlook sempre positivo (sempre come sinonimo di nonostante tutto), ma vedremo come vanno le cose in quanto per se abbiamo questa view complessiva il mercato azionari è sempre arroccato sui top dove si scende pochissimo e subito si trovano posizioni in denaro... mentre crude e gold stallano sul ribasso attuato.
Circa il trading la settimana precedente è stata negativa, oggi iniziamo con un frazionale positivo al conteggio daily, troppo poco ovviamente per recuperare la vecchia settimana. Comunque abbiamo rafforzato short su FTSE/MIB a mezzo posizioni ad alto strike, ed abbiamo venduto ISP in profit, in quanto non crediamo possa fare molto di più e se dovremo partecipare sui bancari lo faremo a mezzo certificato BNP a leva su Euro Stoxx Banking, disimpegnando quindi liquidità. Comprare sui top senza stop loss significa suicidio, se poi non si ha capitale per "mediare e rimediare" su eventuale posizionamento fallimentare, quindi pensiamo da aver fatto bene a portare in cassa liquidità. Non siamo comunque contenti per la performance dell'altra settimana ma andiamo avanti aspettando eventi di pricing e di timing che potrebbero avvenire fra domani e giovedì secondo nostre timing chart.
Oggi lasciamo un commento scritto con leggero anticipo altrimenti avremmo mancato anche questo close, tutto per impegni di lavoro che speriamo si vadano a normalizzare la prossima settimana. Breve commento sul mondo del lavoro italiano dove ogni lavoratore, qualsiasi funzione abbia (dal semplice impiegato della PA, a funzionario di una banca, a direttore di una struttura sanitario, a manager di un’impresa privata e ... a figlio del presidente del Consiglio Renzi) non aspetta altro che avere un’occasione per trarre un profitto personale, manipolando gare, appalti, procedure e qualsiasi cosa che lui gestisca e che gli consenta di favorire cose e quindi persone che gli passino del denaro. Questa è l’Italia e iniziamo ad odiarla.
La giornata borsistica è stata caratterizzata dall’evento BCE/Draghi e dal forte calo del Crude, avviatosi ieri e continuato oggi sotto i 50 dollari al barile. Draghi, in breve (non facciamo cronache che si possono trovare altrove) ha avuto il solito atteggiamento serio, istituzionalmente corretto e nel merito della politica monetaria rassicurante, saggio, oggettivo e secondo noi giusto. Tutto unchanged e se vogliamo la sintesi è questa giustificata da un rialzo inflazionisto non convincente: “Continueremo a mantenere i tassi d'interesse di riferimento all'attuale livello o ancora più bassi a lungo, e ben oltre l'orizzonte del nostro programma di acquisto di asset”. Dopo debolezza e qualche strappatina ribassista, mai degni di essere chiamata strappata, il mercato ritrova fiducia in volatilità andando sui massimi di periodo e combattendo con quota 19574 Gann Level e altri livelli numerologici che non sembrano vinti al close (attualmente). Nei fatti è un frazionale positivo che non sposta molto la dinamica di questi giorni nonostante il move di circa 300 punti dal minimo, quindi pensiamo che i mercati siano ribassisti. Non si capisce però perché i BTP procedano ancora in negativo, dopo aver tentato rebound, come se il mercato non digerisse sufficiente l’acquisto di asset per 80/60 M€ al mese. Spiegazione più probabile è la manipolazione brokerage che punta adesso sul settore bancario che subito è tornato a cazzo dritto sgonfiandosi un po nel finale.
Circa il crude, non da meno come market mover, oggi pesano moltissimi i titoli del settore fra cui evidenziamo il colosso Gazprom, che solo oggi perde il 4.3% assieme all’indice Russo. Ci domandiamo come questo sia permesso dal Grande ZAR ,in cui riponiamo sempre massima fiducia circa le sorti dei nostri risparmi, quindi andremo avanti comprando ancora.
Quanto al PTF questi giorni complessivamente sono stati negativi nell’ordine del punto percentuale per via della perdita dei nostri titoli di PTF, ma anche delle obbligazioni e dell’oro in una correlazione tutta sfavorevole tipica del mercato ribassista, ossia le correlazione si perdono proprio quando servono (intendiamo le correlazioni inverse si perdono). In verità non è sceso proprio tutto, alcuni titoli hanno fatto bene, ma fra questi lo S&P500 ha piegato sì dal livello fan, mai violata, ma pur sempre poco non permettendoci di vedere bilanciata la perdita sui titoli, con un’amplificazione per via del settore OIL ben pesato in PTF. E' mancata una protezione adeguata, questo è forse il nostro errore. Comunque poco trading per via del lavoro ed oggi abbiamo comprato il titolo Omega Protein Corporation su NYSE che sui fondamentali pare buono ed anche come trading, dopo enorme caduta legata a Class Action e successiva formazione di pattern di reversal (grossomodo).
Andiamo avanti avendo coscienza sempre più convinta che stiamo diventando Angeli proprio per la determinazione che abbiamo nel combattere il male e nel proteggere i deboli: nel male c’è anche la malvagità del brokerage che ci fa uscire quella forza di combattimento che esprimiamo quotidianamente anche nel nostro lavoro in questa attività, probabilmente siamo del Girone della Virtu (vedi gerarchia degli Angeli) e probabilmente proprio li andremo a stare dopo aver espiato le nostre colpe. Non può esserci altra spiegazione per le tante “grazie” ricevute nella vita, senza aver mai avuto fortune ma solo tanto lavoro, tutto per una missione da sempre innata in noi: contro il male e per la giustizia.
Oggi commentiamo quasi in orario dopo che ieri non eravamo riusciti per via di impegni molto intensi (ed altri ne verranno).
Mercati euro che rimangono attendisti in uno scenario orientato a ribasso ma ancora senza segnali di bearish reversal, che invece ieri si erano formati su FTSE100 e che abbiamo segnalato su nostra operatività daily. Si attendono dati USA di venerdì (i no farm payroll) e soprattutto il meeting BCE di giovedì che potrebbe regalare sorprese negative, dal momento in cui le condizioni per una stretta monetaria si rafforzano, anche se non crediamo che possa andar così (per come si è comportato Draghi) ed infatti sarebbero sorprese. Nei fatti è più una questione politica che economica e non avendo inside che ci forniscono informazioni riservate possiamo solo cercarlo di capire dalle nostre timing chart esoteriche che sono combattute, in questo senso, ma che vedono un potenziale storno degli indici, storno appunto e non crollo.
Altro fatto che tiene banco sono i tweet di Trump e le sue decisioni politiche/sociali/economiche che per adesso il mercato digerisce sempre positivamente, anche se sui fondamentali molta roba è troppo tirata e la partecipazione in denaro sul book scende di parecchio, quindi ancora NON si liquida, ma a questi prezzi sono pochi quelli che comprano (e sempre molto selettivamente).
Crude volatile ma senza segnali di sorta, Oro ancora venduto "piano piano" in vista del rialzo dei tassi FED, EUR/USD stabile su un livello che non è ne debole ne forte. Lo scenario quindi è attendista volatile, aperto ad ogni tipo di move che crediamo possa essere ribassista con in un timeframe di un paio di week, ossia fino a primavera.
Circa il trading non neghiamo che sono stati 2 giorni di sofferenza dove abbiamo lasciato l'1% di perdita (commissioni incluse) da ieri pomeriggio (la mattinata era iniziata alla grande per il PTF) ed oggi. Colpa di tutto il forte storno sul BTP 2067 (tolti 500 euro di profit che avevamo), dello storno dell'Oro Bullion EUR/KG, e di altra robetta di PTF ben pesata nonostante l'hedging ben robusto abbia calmierato le perdite altrimenti importanti. Ieri ci eravamo venduti con dispiacere un nostro titolo STRATEGICO, ossia Fincantieri, che oggi perde il 4% (aveva chiuso un vecchissimo gap-down), ed oggi abbiamo provato qualche operazione, ossia short FTSE/MIB a mezzo certificati minishort a strike altissimo, MOLMED (long) per via di apertura "sospetta" (non data su Privè in quanto alle 5 non possiamo prevedere aperture), ma rivelatasi una bull trap considerando che ha chiuso a +0.5% dopo apertura forte in gap-up. Ogni tanto fa di queste "sceneggiate" ma è un titolo che ci piace, non perchè sia Italiano, quando perchè farmaceutico e di "sogni" come quello della guarigione dal canrco. Infine oggi siamo rientrati su MOSAIC, verso le 17 a a 29.20 pensando che sia un livello tecnico interessante (livello limite sui 28.5) e una azienda che può far bene in termini di earning e di fondamentali (anche se oggi con PE caro). Non abbiamo rinvenuto liquidità sufficiente ad entrare su obbligazione Turca, ne abbiamo rischiato di entrare su titoli banking italiani che sembrano sotto "ricatto brokerage" alla BCE (della serie o lasciate il QE o ve sfonnamo er paniere) ne c'erano altri spazi di liquidità per tentare altre storie come Pininfarina che hanno la probabilità del lancio della moneta (50%).
Restiamo preoccupati con il nostro PTF (in figura) in attesa degli eventi, tensione quindi anche se approcciamo sempre con serenità tutti gli eventi ma il -1% di questi 2 giorni ci preoccupa e ci fa giare le palle.
Oggi commentiamo in orario una seduta che è stata movimentata proprio sul nostro indice che fa caso a parte nello scenario equity, con un andamento molto positivo, sorprendente; al close si porta proprio sul livello di fan 19647 di apertura della prossima week (close 19664) con una performance settimanale sopra il 5%, diciamo ottima. Ci ha sorpreso questo risultato in quanto, pur se NON c'erano segnali ribassisti, tantomeno sul nostro indice, c'aspettavamo una seduta diversa, almeno con un affondo più marcato in mattinata sulla scia del close americano di ieri e di quello asiatico di stamattina, mentre invece il mercato ha brindato forse su dati ISTAT e forse sul rilassamento SPREAD e delle questioni di debito, andando a crescere sui bancari che come noto fanno il nostro listino. Bella prestazione di UC (che vediamo come una preda mancata, avendola avuta in PTF dopo AdC), ma anche degli altri titoli e pure di ENI che oggi ritrova vigore sul discorso del crude in rebound.
Altri indici si mantengono negativi e deboli, come atteso, ma ovviamente vengono da un trend bullish lunghissimo e di buon apprezzamento, così come oggi l'oro piega in correlazione all'aumento dei tassi FED (e sarebbe solo a metà rispetto la correlazione attesa di -7% per +25 punti base FED) e tutto appare un po surreale vedendo l'indice chiudere al test della fan, anche se non cambia nulla nello scenario tecnico e ci sta pure tutto considerando una fase S9T positiva fino al 21, libero adesso dal constrain dei timing del Gann Square che si chiudevano oggi. Abbastanza probabile che il trend di breve duri (per definizione) con altri obiettivi rialzisti finanziari, sempre che USA e DAX non si mettano a piegare "proprio adesso".
Circa il trading non è che vediamo il bicchiere mezzo vuoto, perchè cerchiamo di essere sempre razionali, ma in effetti se non avessimo venduto partecipazioni tipo UC, MedioBanca, BPER, avremmo quasi fatto il doppio delle performance settimanali, che oggi sono negative (-0.03%) e che settimanalmente sono ancora positive dello 0.72% al netto di tutte le commissioni. Oggi in verità il segno meno viene principalmente da oro Bullion, a 37300 €/kg, e non dagli short incrementati ieri, in quanto su equity abbiamo fatto lo 0.4%, commissioni incluse, grazie al recupero della Grande Madre che ci è venuta a consolare con il rialzo di GAZPROM (ed alla fine pure dell'indice russo) e dei bei titoli in PTF come FINCANTIERI ed Unipolsai che di danno merito di averli sempre tenuti.
Quanto al trading abbiamo comprato Bialetti che non ci premia, venduta EDF a +7% ma con profit eroso da commissioni su mercato estero ed infine comprato ETF PHAU (come alternativa al bullionvault) a 111.7 con seconda tranche 3% sotto queste quote. Inutile dire che abbiamo cercato ingressi su USA sui titoli che seguiamo, forse adesso tentiamo MOSAIC che è strategica, non avendo scelto per operazioni di trading per non aggravare il costo commissionale.
Continuiamo così nostro viaggio in questo mondo segnalando che ci piacerebbe fare una specie di fondo di noi tutti (All of Us), a nome di tutti, gestito dal sottoscritto dove faremmo operazioni magari diverse avendo più opportunità, tipo obbligazione turca, non essendo uguale farlo su una quantità minore di denaro per via dei costi commissionali o per sogli di ingresso minime. Parliamo di un fondo di 3-4 Milioni di euro dove avremmo accesso anche ad obbligazioni da 100K di investito minimo, che secondo noi pagheranno fino a scadenza una bella somma annua. Magari ne riparliamo.
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Buon weekend iniziando finalmente dal ritorno di Crozza su "9" ore 21:15, tentiamo una visione completa con bottiglia di rosso (target) anche se di solito a quell'ora si dorme profondi... ma domani è sabato e si recupera alzandoci alle 7 invece che alle 5.
Commentiamo in largo ritardo anche se in effetti c'è poco da dire.
La notizia è del raggiungimento di un target finanziario di FTSE/MIB, posto a 19500, con un indice che oggi varia in una pseudo-volatilità tra 19307 edi 19505, quindi è stata una smaghinata brokerage nemmeno troppo camuffata con TP raggiunto dopo che l'America aveva aperto negativa ed il nostro indice era l'unico che cercava l'assalto a rialzo... tutto per un prodotto molto scomodo se fosse rimasti vivo. Detto questo non è che si abbia un segnale inversivo ne sul nostro indice, ne su DAX ed attualmente nemmeno sul mercato americano. Anzi ci sarebbe spazio per altri colpetti a rialzo senza che cambi molto.
Dati che continuano ad essere buoni, e ci domandiamo se siano veri visto che qui sembra tutto un merdone, soprattutto le persone sono delle merde: l'outlook sociale è terribile. Altra notizia del giorno è la piagata del crude di cui non abbiamo cercato spiegazioni, che si porta dietro titoli del settore come titoli russi ed in genere OIL. ENI in questo senso disegna una brutta candela upper shadow dopo che aveva tentato per tutto il giorno l'attacco alle sue resistenze. Se sommiamo il crude a ribasso ad uno scenario equity tirato sui massimi, è immediato concludere che il bull market ha le ore/giorni contati. Una possibilità viene sempre da Donald Trump che oggi tutti i media hanno apprezzato per i toni meno rissosi, meno antagonisti, più concilianti sebbene di politca sociale economica invariata, cosa che piace molto alla borsa, e quindi da questo "nuovo Trump", se reale e duraturo, potranno venire nuove storie positive sui mercati.
Per quanto concerne il trading oggi PTF praticamente piatto (-0.04% commissioni incluse). Abbiamo comprato altri short FTSE/MIB a 19470 dopo il target dei 19500, abbiamo venduto 1/4 delle pezzature ENI al closing per via della candle non bella allegerando il pacco. Stavamo valutando un'obbligazione turca della BEI in Lire Turche che tra poco stacca la cedola, la segnaliamo domani su operatività Privé, oggi lo spread era di 1 punto percentuale e non ci siamo sentiti di comprare senza conoscere meglio il book. Rimandiamo al questo articolo per valutazioni generali fatte proprio su obbligazioni in lire turche, ma per un timeframe contenuto a qualche giorno la si può rischiarsela un pò...
Infine abbiamo comprato/rafforzato ETF Russia Lyxor sulla parità di ieri, quando il crude ha piegato, in onore del grande Zar e della Grande Madre.
Non poteva andar meglio sia la giornata meteo, chiaramente primaverile, che quella borsista dove oggi la giornata è stata tersa, luminosa e piacevole.
C'aspettavamo forza sul nostro indice, avendone dato indicazione su Privé con un limite day sui 19350, con il FTSEMIB spintosi sin in area 19411 per poi chiudere a 19360 in asta di chiusura ossia a +2.3%, proiettato adesso sulla zona di resistenza nella quale ci sono dei target finanziari. Si evidenzia un gap-up rimasto aperto. Fra le storie di oggi c'è ovviamente il forte rialzo di tutti i bancari che riescono a conferire al nostro indice il primato europeo, ma in verità solo un paio di titoli sono in negativo, bene infatti anche titoli energetici, utility e industriali. La giornata segue la notte del Congresso di Trump, che in verità non aveva dato troppi dettagli, cosa giudica negativamente dalla critica giornalistica USA (future notturni stabili), ma poi fra ottimi dati, asiatici di questa notte, euro della mattina e USA del pomeriggio, i mercati trovano vigore e sempre più fiducia, andando a chiudere in configurazioni bozu (sui massimi) e con un aumento del controvalore degli scambi.
Tecnicamente questa seconda fase delle settimana era da noi largamente attesa, avendo indicazione da timing remoti in scadenza in questi giorni "sopra i 19100 e sotto i 19429", indicazione che si è rivelata precisissima e che speriamo sia seguita da una coerenza esoterica anche sugli impianti di timing USA che vedono un massimo relativo per il 4 marzo. Poi dovrebbe venire un po di maltempo (anche quello meteo) per via del timing invernale che per adesso è fuori linea su USA. Proprio su S&P500 diamo un cenno al fatto che siamo su fan bearish, in tentativo di violazione: siamo sempre di animo rialzista ma un mercato (S&P500) che apre 5-6 gap-up e che non trova fine nel processo di salita è un mercato che preoccupa perchè troppo pompato (è come dare continuamente ormoni alle piante) e che non permette trading in quanto penalizza le performance rispetto a comportamento da cassettista (se non altro per le commissioni). A noi così non piace ma sicuramente prima o poi finirà...
Detto questo per noi oggi giornata da +1% di PTF, in sotto performance rispetto agli indici azionari per via dell'andamento dell'Oro, dell'hedging su FTSE/MIB e S&P500 e per alcune controtendenze del cazzo (INTC e Xerox) oltre che per titoli che non performano sopra il punto percentuale (utility e consumer). Comunque siamo molto contenti del risulato che abbiamo contabilizzato su BPER, MedioBanca e Short Gold, sui massimi fi giornata (poco sotto, livello di short-coverrage multi-day) andando in chiusura a rafforzare la posizione short su S&P500, invece che comprare titoli Russi che oggi hanno invertito tendenza come da nostra segnalazione. Ci preoccupa infatti molto di più lo storno USA che eventuali mancati guadagni su Russia dove comunque siamo in posizione con un 14% del capitale azionario ed in definitiva è un peso anche abbastanza elevato considerando che lì non siamo in uno scenario di forte debolezza (altrimenti avremmo osato perchè fedeli alla bandiera Rossa marchiata CCCP). Siamo quindi tornati alla base dopo aver colpito basi nemiche brokarage a Milano, in Emilia ed alla City dove abbiamo fatto diversi morti. Ci prepariamo all'attacco nucleare su New York sempre a mezzo RUSSIAN SUBMARINE, armato con altre testate nucleare che stiamo montando in questi giorni...