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Archive - April, 2016

 
Fabio Longo Trade Blog   fabiolongo.com TradeBlog  
 
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Chiusura di Aprile 2016

29 April, 2016

Seduta nata sotto una stella bearish, quella del close USA di ieri, ed evoluta con malignità ed a close negativo. Il -2% FTSE/MIB è obiettivamente brutto, perchè è sotto 18800, livello che non viene conquistato a close settimanale ed anche mensile; il tutto comunque non da adito ad ulteriori ipotesi ribassiste in quanto sopra livello di strappa-long (per adesso). Non fanno diversamente le borse euro, tra cui DAX che "finalmente" piega su middle dopo 5 sedute che l'attendevamo a ribasso e fintava a rialzo ogni giorno, e indici USA che iniziano a perdere colpi anch'essi, in brutto andamento perchè in questo caso sotto middle.
La seduta è stata caratterizzata anche da andamento abbastanza volatile, con questa "bull trap" mattutina dopo open fortemente negativo, a recuperare tutto (come se ci fosse creata l'opportunità per far liquidare posizioni di breve periodo a qualche operatore major) e poi si gira a ribasso con accelerazione nel finale e chiusura bozu. Ribadiamo che tutto sembra anche naturale, in una certa misura, ed è anche probabile che si continui laddove Crude, oramai in netto ipercomprato (da netto ipervenduto che fù !), inizi anche lui a correggere aggiungendo negatività al newsflow economico globale. Non ci riferiamo a casi come Apple, perchè ormai o si è nell'eccellenza e si vende ad alto margine, o si è nei low-profile e quindi si vende a basso margine (ed Apple del visionario e manialcale Jobs in effetti non esiste più, il nuovo è una persona comune). Ci riferiamo invece a dati di occupazione e crescita che difficilmente andranno molto meglio, anche se credo sia già un successo che si siano trovati equilibri nell'economia post-Crisi ossia in questa nuova economia che non tornerà mai più ad essere come prima, si sono cambiati nettamente i modelli, tipo quello dello spending di persone ed aziende (il meno possibile) . Comunque nel WE studieremo un po tutto con gli aggiornamenti mensili che, a proposito, non vorremmo fare proprio di domenica 1 maggio... 
Per il trading aperti short FTSE/MIB dopo open, appena formati i prezzi sui certificati, con logica di mantenimento e di SL largo, poi aperto in open e chiuso nel pomeriggio short DAX in intraday in profit a 10100 circa (avremmo fatto meglio a tenerlo ?); acquisto su Generali con la logica di rialzo di breve periodo, in vista dei dividendi di fine maggio su cui potremmo avere flussi in denaro, è sempre un buon titolo. Aumentato hedging su crude, in quanto sono in PTF tutti i titoli OIL, e l'abbiamo fatto oggi dopo il contatto con la BB+ ed RSI a 70 del future: siamo entrati a mezzo 3OIS a 118.7, quando a inizio anno quotava 600 e fischia... nostro PMC era 244... adesso 180: se crude gira a ribasso scende sarà un bel trade da hedging, e comunque dovevamo comprare per forza per riequilibrare perchè valeva la metà, quindi l'hedging si era dimezzato ed il settore OIL apprezzato di parecchio in valore assoluto (manutenzione di PTF).
Chiudiamo la settimana negativi, poco sotto l'1%, il mese è in positivo del 3.88%, con punte da 7% rovinate se vogliamo da quest'ultima settimana come in genere, ed anche oggi, i venerdì rovinano la settimana stessa...
Buon 1 maggio a tutti i lavoratori: Fave e pecorino è mangian sano, soprattutto le fave che sono contro il colesterolo LDL, con principi simili a quelli delle statine; abbondar quindi non nuoce e fa pure bene a tenere sgombre le coronarie...

 

posted on 18:20   link   . . . . .  up

 

Seduta del 28 Aprile

28 April, 2016

Commentiamo con largo ritardo per via di una giornataccia sul lavoro, a conferma dell'inspiegabile (ma deterministica) correlazione fra fibrillazione dell'attiva professionale e movimento dei mercati finanziari. Così è.
Circa i mercati oggi la giornata s'è fatta con due eventi: la chiusura di un gap-up sul DAX e contestuale tenuta del nostro indice di area 18550 e poi la spaccata di 18800 circa che ha aperto ad un poderoso rialzo andando su fino oltre 19000. Sapevamo che rotto il tappo si sarebbe andati su con violenza e comunque 500 punti di move FTSEMIB intraday non sono mai pochi. Il tutto si svolgeva in un clima di incertezza con apertura americana negativa e dati generalmente negativi.
Da adesso in poi saremo sostanzialmente venditori sul nostro mercato, proprio perchè si sono scavallate linee di forza aprendo a scenari di rialzo ed in un contesto fondamentale economico e di scenario europeo che ci piace davvero poco. Anche per DAX stesso discorso che al close recupera da una fan bear.
Per il trading vogliamo evidenziare uno stop loss su un certificato short che ci ha fatto davvero male a livello emotivo, un buco nel petto data la forte "pezza" di loss capitale, come tipica dinamica dell'uomo di sovra-pesare le perdite rispetto ai guadagni. In effetti chiudiamo la giornata in positivo, anche se solo di 33€, ma la pezza da SL è stata davvero forte e ci ha dilaniato. Tutto nacque tempo fa con un timing che a maggio ci vedeva in area 16600, timing di alta confidenza di successo (negli ultimi anni è andato sempre in porto) ed a meno di una bomba nucleare su Milano questo timing è andato in fumo; o comunque andrà probabilmente in fumo il certificato, nato come hedging e poi rafforzato come trading sul timing (tipo un'opzione). Non si dice e non si fa ma VENDICHEREMO il compagno caduto.
Vendita di contesuali TurboLong e MiniLong FTSEMIB, vendita di della nostra biofarma USA PDLI (ritorneremo sul titolo) per non perdere nulla di profit (+17%), acquisto di RWE ma non ottimale essendo stati costretti ad inseguirla nel pomeriggio e comprata un punto sopra rispetto ai minimi di giornata. Siamo fortemente provati nonostante dovremmo essere contenti. Ci proviamo con un buon bicchiere di Franciacorta (probabile una serie ...)

 

posted on 19:04   link   . . . . .  up

 

Seduta del 27 aprile 2016

27 April, 2016

Una bella giornata oggi solo perchè abbiamo trovato lo stipendio, per il resto la borsa ha continuato con lo stesso andamento di ieri, snervante a questo punto in quanto i mercati non evolvono ne in una direzione ne nell'altra. Estrema indecisione sul nostro indice che oscilla sotto la parità per gran parte della giornata ma che poi tenta l'attacco a quota 18800, più precisamente a Gann Level 18791 che è particolarmente importante per una prospettiva di medio periodo più che di breve termine. Nulla di fatto al close. Ovviamente resta intatto anche il primo livello di forza ed è tutto come ieri con un giorno in più. Ha fatto notizia invece il report USA sulle scorte di greggio che ha spinto anche oggi il crude a rialzo e con esso i titoli del settore OIL, fra cui ENI che raggiunge un level numerologico, ossia 1440 con un 14.40 pieno e secco, non superato al close e sul quale si è attuato un rintracciamento netto. Speriamo non sia presagio di uno storno di tutto il settore, noi comunque dopo l'evento ci siamo liberati in ottimo profit di alcune pezzature che risalgono a febbraio, mentre abbiamo lasciato inalterata la partecipazione strategica al 5% di PTF, assieme agli altri titoli del settore fra cui ENGIE oggi forte, anch'essa al 5% di PTF. Delusione per RWE che spaccava con puntate da +8% e che non abbiamo ri-preso in questi giorni aspettandola su middle. Anche questo non è un comportamento normale che lascia preoccupazioni da ipercomprato su settore OIL. Ma ovviamente ipercomprato è forza è ci sta anche un bel 60$ al barile senza chiudere il gap-up rimasto aperto giorni fa in quanto segnato da un recupero di fan (ne aumenta la valenza).
Per il trading, in linea all'operatività di stamattina, abbiamo comprato long FTSE/MIB (scelti turbo) e short DAX (scelti minishort), entrambi ad alti livelli di leva perchè avevamo tempo per presidiare, ma il mercato non ha fatto un cazzo di movimento degno di sell, ne su uno ne sull'altro. Sell invece di ENI come detto e buy di WFM. Al close PTF in perdita dello 0.01% essenzialmente per le commissioni USA, altrimenti sarebbe stato un impercettibile segno positivo. Molto seccati da andamento di Bayer che oggi piega e ansiosi sulla nostra partecipazione USA su settore farmaceutico dove siamo al limite del take profit visto che difficilmente faremo un altro +20% senza prima pagare pegno con uno strappo ribassista. E' importante portare a casa i profit tanto quanto evitare le perdite. 

 

posted on 18:48   link   . . . . .  up

 

Seduta del 26 Aprile 2016

26 April, 2016

E' stata una seduta singolare con nostro indice in over-performance con un bel +1.45% mentre resto degli indici euro chiudono generalmente in frazionale negativo e con USA attualmente solo frazionale positiva. Motivo dell'over-performance è la forza del settore bancario, che già da tempo aveva dato segnali di forza over short-coverage, e che oggi prosegue superando la "buca" di ieri di Moody's, con BMPS+5,74% e Unicredit +4,99%, titoli migliori del listino ed entrambi nel nostro PTF (le nostre uniche banche).  Il FTSE/MIB trascura quindi i dati USA che sono stati generalmente sotto le attese (bene durevoli, trasporti ed altre minchiate americane) e guarda in casa andando ad attaccare un livello di forza, quello più importante (18800 oggi ben visibile a tutti), anche se il bel giorno si era visto dal mattino; si era superato il primo level di forza di breve che era posto in area 18530/50, aprendo a rialzo nonostante la volatilità ed incertezza che c'è stata con un DAX sempre debole e con una pseudo bull trap dopo prima mezz'ora (anche se non ha formato un key buy pattern, cfr corso di borsa). E così lo scenario è evoluto secondo analisi tecnica, ossia DAX a ribasso e FTSE/MIB a rialzo visto rimbalzando dal limite di ieri e non avendo mai formato un pattern ribassista. 
Lo scenario rimane oggettivamente incerto, ma è importante constatare la debolezza degli indici che hanno fatto bene fino ad oggi (DAX, S&P500), con pattern bearish attivi, e la forza relativa degli indici minor, tipo IBEX e FTSE/MIB, che hanno tenuto meglio degli altri e che stanno attaccando i loro livelli di resistenza a recupero di performance mancate. Lo scenario dovrà comunque rientrare da questa divergenza, allineando tutti in un verso o nell'altro. 
Per il trading in open abbiamo comprato short DAX (come da promessa) che abbiamo chiuso dopo pranzo in leggero profit assieme ad un certificato long FTSE/MIB (targato 15000), essendo "innervositi" da questa divergenza anomala fra i due indici, e portando a casa comunque due profitti ed un po di liquidità per quello che potrà servire domani. Nel pomeriggio abbiamo lasciato tutto com'era: BP Ltd, nostro titolo (e solo nostro), oggi SPACCA a rialzo con trimestrali che superano le attese (al momento segna +5%) confermando la buona scelta di trading (stock picking). Vedendo crude a rialzo (le fan difficilmente mentono), abbiamo lasciato tutto "As Is" performando un +0.41% daily, rovinato un po dal peso dei metalli preziosi in calo e dall'heding FTSE/MIB che adesso è libero da un po di contrappeso long (ma abbiamo anche i certificati a 13000...) In caso di rottura rialzista ritorneremo a bomba sui certificati long 15000 anche se non ci crediamo più di tanto, ma al solito processiamo i segnali del mercato togliendo voce all'emotività.

 

posted on 18:47   link   . . . . .  up

 

Un bel 25 aprile

25 April, 2016

E' stata un bella festa della Liberazione, innanzitutto per il clima molto piovoso in tutto il weekend ed anche stamattina in pieno stile invernale, trasformando un forte Libeccio in un bel Maestrale, vento forte, fresco e pulito. Questa perturbazione atlantica, grazie a Dio, ha fatto sorridere una natura già in sofferenza da siccità, cosa a cui nessuno presta attenzione, come per la potatura di piante bellissime (tipo pini over-60 o quercie secolari) lungo le vie provinciali di Roma in questo totale disinteresse e disprezzo della natura che rappresenta invece un capitale di questa nazione oltre che un dovere sociale e spirituale. E' stato anche un bel 25 aprile per 2 trade short che abbiamo chiuso su DAX e FTSE/MIB rispettivamente alle 10 su dati nazi e poco dopo sul nostro indice, quando testava quota 18370. Precisissimo il nostro livello 18320 sul quale era costruita l'operatività daily (dato short in open), considerando il minimo intraday di 18332 dell'indice (sul bis ribassista nel pomeriggio). Diciamo che questo rintracciamento rallegra lo spirito in quanto evolve finalmente in modo naturale alcuni segnali short su DAX e S&P500, creando armonia, dandoci modo di confermare la bontà dei segnali/modelli, anche se è altrettanto evidente una dinamica di forza a supporto; è un mercato nettamente ostile a ribassi significativi, sarà forse per il "bias" (polarizzazione) del dividendo di maggio un po su tutti i mercati. 
L'Italia oggi fa peggio in quanto le due banche principali perdono parecchio (UC -5% e fischia, ISP), iniziando nel pomeriggio a causa di un giudizio negativo di Moody's sulla partecipazione al fondo Atlante, che risparmiava BMPS ma che viene spinta a ribasso anch'essa. Crude in affanno, ma sempre forte, spinge invece a ribasso i titoli del settore; ENI regge egregiamente, mentre i titoli USA piegano con decisione. Lo scenario sugli indice al close è al limite della bearish continuation, nel senso che il pattern ribassista è evoluto e si trova adesso su una linea di accelerazione ribassista qualora violata in modo definitivo. Ovviamente adesso il mercato aspetta la FED.
Per il trading anche noi come il garnde CAMPIONE Fransccso Totti oggi abbiamo fatto due gol, uno su DAX ed uno subito dopo su FTSE/MIB, entrambi short con prodotti presi alcuni giorni fà. E questa doppietta la "dedichiamo" anche noi ad un mister "ipotetico" che non aveva creduto in noi, mancando di rispetto al grande capitano. E' stata una grande rivincita. Il PTF comunque oggi perde frazionale, causa peso dei titoli Italiani in nostro PTF, che superano l'hedging in essere (bomba da -6% in PTF), ed anche causa storni sul settore USA dove in questi giorni non abbiamo voluto vendere (es titolo pharma a +19%), andando anzi ad incrementare con PM ed oggi con BP Ltd, titolone mastodontico che domani pubblica gli Earnings. Abbiamo fatto quello che dovevamo: due trade in porto, lunga lista di titoli in positivo, acquisto sui ribassi, hedging allegerito su linea di confine, fucile puntanto contro i nazi del DAX, sui rialzi si shorta fino a diversa evidenza.
 

 

posted on 18:02   link   . . . . .  up

 

Bearish Reversal ma ancora forza

22 April, 2016

Commentiamo una seduta frazionale negativa su tutti i listini euro ed attualmente anche USA, dinamica che evolve il segnale di bearish reversal da ipercomprato che si era attuato ieri su S&P500 ed in formazione su DAX, anche se con scarso esito operativo. Infatti i listini sono rimasti forti, soprattutto il nostro indice, che comunque non aveva questi segnali bearish ed era rimasto indietro in quanto ad ipercomprato. Ha aperto stranamente in tenuta grazie ai bancari forti, scia BCE, ha girato poi per un po ma senza andare a prendere nemmeno il primo supporto utile 18320, perchè è partito alto, quindi si è rialzato sul nuovo  rialzo del crude, che oggi segna a close weekly un'importante prova di forza anche per via del gap-up rimasto aperto (assumiamo chiusura sopra i 42$). 
Crude si apre tecnicamente a grandi spazi a rialzo, liberandosi di uno scenario ribassista di lungo periodo, anche se chiediamo conferma di una settimana, come sempre, sperando in un minimo pull-back per tornare a farci panza "piena di titoli" del settore, alcuni che avevamo giustamente allegerito l'altro ieri con Noble e con RWE. Comunque lo scenario sugli indici major è tecnicamente bearish, non sul nostro indice che è ancora forte, ma tutto appare un po surreale. Forse è solo il consolidamento di una nuova dinamica economica che chiude definitivamente i modelli tipo anni '80, i migliori, unforgettable,  per trovare equilibri molto più difficili e di logica mondiale, fatti di estrema selettività e dinamismo feroce (aziende che non funzionano crepano e borsa che cambia view con molta rapidità). Staremo a vedere. Forza Crude ovviamente e forza bull market.
Per il trading oggi è una giornata speciale perchè torniamo in positivo da inizio anno, grazie a 5 sedute positive weekly,  con un +3.1% weekly grazie ad una ottima organizzazione di portafoglio, anche se non di perfetta operatività hedging. Volevamo postare il CAMPIONE Francesco Totti che esultava dopo il goal al Torino come sfondo ad uno shortone del DAX ma non possiamo farlo perchè siamo ancora sul PMC... :-) In giornata volevamo comprare BP Ltd, su cui siamo andati in fissa totale, anche perchè la vicenda del mega disastro sembra definitivamente chiusa ed il gruppo è un bombardone incredibile in 3 ambiti tutti importanti (Upstream, Downstream, Rosneft), presente praticamente in tutto il mondo (giusto in Italia manca perchè c'è il compagno della Guidi), anche se oggi economicamente mal messa. Sono le lobby del petrolio che non pensiamo possano morire e sono anche aziende capaci di andare sul nuovo, grazie alla spalle grosse, e comunque capaci di vendere a margine, se pensate un po al brand Castrol ed ai probabili margini di vendita. Ieri sera presa PM a 96.29, oggi forse prendiamo BP su eventuale ribasso (poco probabile). 
Buon WE e buona festa Liberazione dal nazi-fascismo a tutti i veri Compagni.   

 

posted on 18:13   link   . . . . .  up

 

Seduta BCE del 21 aprile

21 April, 2016

A parte gli scazzi tra Draghi ed il nazifascista sulla sedia a rotelle la giornata non ha regolato grandi sorprese che potevano essere almeno dei movimenti violenti sulle conferenza BCE, pur rimanendo in un range "di nulla di fatto".  Idem anche per il cambio EUR/USD che si è mosso pochissimo chiudendo inchiodato sulla parità. Su questo un po dei delusione con tutta franchezza. L'indice di Philadelphia, negativo sotto le attese, ha creato un po di turbolenza ad inizio seduta USA, assieme al crude, indice che però recupera tutto (per adesso) come se il mandato brokarage internazionale fosse quello di mantenere i mercati sui livelli conquistati; o forse perchè oggi, secondo nostri studi, è data di denaro di fondi USA, che comprano titoli in questi giorni del mese.  Sono sedute un po del cazzo, anche in fondo servono a deprezzare le opzioni che sono essenzialmente legate alla volatilità del mercato (quando non sono in the money ancora di pù) e quindi un'utilità pratica dei periodi laterali o piatti c'è comunque ed è quella di deprezzare alcuni prodotti finanziari.
Lo scenario tecnico rimane di forza e tecnicamente, sopra area 18800, confermato closed, il nostro indice potrebbe esplodere (siamo a 18732). Noi rimaniamo fortemente scettici per varie ragioni, come ipercomprato di altri indici (che su FTSE/MIB obiettivamente non c'è) e per il peso dei bancari che a parte un ulteriore upside, pur significativo, non vediamo bene in termini di contesto economico/finanziario; oggi inoltre l'incompetente ministro Padoan, per capirci il coglione che segue la dialettica renziana di chi ha sempre ragione e che tutta va bene, ha anche dichiarato che questi provvedimenti rilanceranno le banche e che il sistema adesso non fa più paura, newsflow di abbassamento della percezione di rischio che in genere anticipa fase di forte storno. Ad inizio aprile "allarme rosso" e poi le banche sono esplose a rialzo, adesso "banche solide" e vedremo cosa succederà. Ma a lui intanto la cosa non intessa affatto, piace solo il potere di stare al governo, visto che è uno degli uomini più ricchi d'Italia, cresciuto grazie all'appartenenza a lobby finanziarie. Ma comunque i prezzi per adesso danno ragione all'incompetente e quindi partecipiamo al trend "fino a nuovo avviso" (come dice il navigatore dell'Opel).
Per il trading siamo rimasti con le nostre lance in mano: i long di giorni fa non sono stati eseguiti in vendita (18800 non colpito) e stamattina ci siamo comprati pezzature short FTSE/MIB per operare in sell nel pomeriggio, ed anche quelle risultano invendute (sono sul PMC). Siamo ben nutriti di armi a leva quindi, ma che non sono servite a nulla. Non è entrato nemmeno l'ordine  long EUR/USD su eventuale ribasso intraday (posizione di hedging su titoli in valuta USD) e non sta entrando ordine di acquisto (strategico) su PM a 95.80$ che attualmente recupera dal ribasso 3-day (potenziale Key Buy Pattern) e ci mette in crisi sul da farsi, titolo che non vogliamo comprare così caro perchè fuori dai parametri di value inversting e di analisti tecnica (94/2$ sarebbe livello da buy con SL corto). Così è andata.

 

posted on 18:09   link   . . . . .  up

 

Seduta del 20 aprile: molto attenti

20 April, 2016

Commentiamo una seduta relativamente volatile ma di forza in chiusura Bozu, e che evolve il linea al forecast di stamattina basato su level 18278/50 FTSE/MIB (minimo intraday 18265) come livello operativo e con TP daily colpiti.
A noi fa sempre piacere quando il mercato sale ma in giornate come queste rimaniamo un po "delusi" pur se il nostro portafoglio anche oggi ha lavorato per un 1 punto percentuale di profit, nonostante tutti gli hedging del caso. Motivo della delusione è la mancanza di armonia, di ordine, di equilibrio che ricerchiamo un po in tutto e che non troviamo in questa fase del mercato. Indici importanti come S&P500, DAX segnano ipercomprato notevole, ma non girano (e i soliti mediocri di Yahoo finance proiettano S&P500 a 2200 quando sta a 2100, mica quando il mercato stava a 1800; peraltro vediamo forti resistenze prima...). Crude che come tocca la fan scende con violenza ma poi recupera tutto in un giorno, mercato italiano che continua a procedere a rialzo senza ragioni concrete ed a mio avviso con un peggioramento dello scenario complessivo (incluso quello sociale che non importa alla borsa) rispetto ad inizio anno, e con un uspide tecnico non da poco. E' chiaro che in giornate come queste sia aspettano le parole della BCE nella figura di Draghi; già oggi alcuni esponenti della CE hanno mostrato malumore per politiche di immissione sfrenata di liquidità. La ricetta Draghi non funziona nella misura attesa e noi francamente i soldi invece di regalarli li toglieremo secondo paradigmi opposti dell'economia, perchè gli Stati siano costretti a far funzionale le cose a livello fisiologico e non artificioso; ad esempio fallisce una banca ? Cazzi loro, cazzi dei chi si è comprato le obbligazioni. Non arriva il credito alle piccole aziende ? Sti cazzi, andranno a farselo fare da una banca più seria, in Europa ce ne sono tante che non hanno il Padre della Boschi nel direttivo. E poi sapete che la privatizzazione è sinonimo di cartello, quindi sarei per de-privatizzare, ossia rendere statali le strutture strategiche del paese: acqua, luce, gas e telecomunicazioni, così come era in origine, quando tutto funzionava meglio di adesso. Chiusa la parentesi dobbiamo prestare massima attenzione alla seduta di domani, ci immaginiamo una seduta violenta e volatile, nel pomeriggio, per cui non sapendo cosa dirà la camorra finanziaria (=BCE); Stop Loss in canna è d'obbligo, in particolare occhio ad area 18800 e 18250 FTSE/MIB come fascia oltre la quale si accelera... domani mattina comunque ristudieremo bene i livelli.
Per il trading abbiamo comprato short DAX in open con un prodotto a strike BNP, che al momento aveva leva 8. Venduta Noble nel pomeriggio, gli abbiamo spillato un 12.01$, quindi un +17% di profit dal PMC. Siamo pieni di titoli del settore OIL, incluso l'ETF Russia.

 

 

posted on 18:13   link   . . . . .  up

 

Seduta da +1% di PTF - battiamo il mercato

19 April, 2016

Abbiamo seguito da fuori base una giornata volatile che al close disegna una brutta candela #FTSEMIB, presa singolarmente, visto che è della famiglia delle upper shadow, anche non particolarmente lunga, con un massimo sul nostro secondo livello long intraday (18670 circa) e un close in area 18450 che comunque non è un cazzo (di segnale). Indici Euro forti soprattuto il DAX con indice ZEW buono, e chiudono in forza. L'abrupt della buona seduta FTSE/MIB si è avuto nelle ultime ore con il piegatone dei bancari derivato da una notizia (tempi di recupero dei crediti NPL sara' discusso a fine mese e non nel CdM di domani) e questo fatto ha dato il la allo storno dopo giorni e giorni di rialzo e di forza, facendo girare in negativo quello che viaggiava a bombarda anche oggi. Questo, possiamo dirlo, è in linea a quanto supponevamo stamattina ore 6 : "come valutazione multi-day penso che il mercato in settimana scenda, magari già da domani". Ma è da capire se non si tratti di una strappa-long, per adesso lo è tutto. Indici USA su ipercomprato passano in negativo, almeno per adesso, e qui pensiamo che sia giunto un momento di respiro, magari non domani ma al più a +30/40 punti in più di S&P500. 
Per il trading oggi ci siamo messi short in area 18600 FTSE/MIB, nel senso che abbiamo aumentato dei pezzi short a difesa dei punti presi sui long di ieri. Poi nel pomeriggio sell di Telecom Italia che non ci ha voluto dare il target di 0.92/94, sell a 0.9005 accostando su piazzola  a via dei Laghi e ci siamo levati dall'ansia di andare sotto. Al momento siamo combattuti se portarci a casa i 16 punti di gain di Noble, che oggi appunti fa +13%, dove venivamo da un +17% e poi da un -10%, ma potrebbe essere un errore sia per mancate performance sia perchè rimarremmo con l'hedging senza avere più il sottostante (Noble è il titolo principale, oltre ENI ed altri). Stiamo valutando AT del Crude e del titolo, pensiamo di non vendere. Per adesso oggi portiamo a casa un +1% di PTF tondo tondo che BATTE IL MERCATO, sia Nazionale sia USA. Diversi titoli in verde, ben 10 su 17, e il verde va portato in cassa al pari di quanto il rosso vada liquidiato... a meno di non costruire ulteriore hedging visto che non siamo ancora arrivati a luglio 2016...

 

posted on 19:28   link   . . . . .  up

 

Seduta Surprise del 16 aprile

18 April, 2016

Dura meno di 15 minuti la spinta ribassista dovuta dall'esisto del meeting di Doha (sul mancato accordo di taglio alla produzione) e da altri fattori negativi come la speculazione sul terremoto in Giappone. Abbiamo avuto un'apertura ben negativa formalmente appesantita dallo stacco di dividendi su alcuni titoli, ossia Unicredit (0,12 euro/azione), Prysmian, Mediolanum, Finecobank e BP, arrivando a nostro primo target ribassista a 17900 per poi avviare un rialzo francamente inaspettato in una certa misura, altrimenti avremmo dato il long a 17900 invece che a 17670 (anche per ragioni di SL tecnico contenuto). Da questo recupero si attua una prova di forza direi molto netta, andando a recuperare dapprima tutte le perdite e poi andando a chiudere addirittura in positivo, sia FTSE/MIB in area 18350 sia altri indici euro tutti in frazionale. A noi fa sempre piacere constatare un mercato bullish però oggi ci sarebbe servito qualche momento in più di bear market, non dico una giornata, ma almeno un paio d'ore di pressione bearish per decidere meglio cosa comprare, cos' come suggerito su operatività FTSE/MIB (nelle note). Il grafico di un prodotto short x3 su crude qui di sotto (simobolo ETF 3OIS), è espressione di quanto sia stato repentino il recupero del crude il cui future prezzava -7% alle 5:30 del mattino (+20% in open il prodotto short) per poi procedere a rialzo dopo apertura borse Euro, viaggiando adesso praticamente sulla parità a recuperare tutto il ribassone notturno. Notizie dicono che lo sciopero in Kuwait tagli praticamente la stessa produzione che avrebbe tagliato il meeting in Qatar: non so se possa essere vero ma i contratti short future probabilmente sono tutti andati in SL considerando la violenza del movimento. Altre notizie positive sono venute dal settore bancario, oggetto di acquisti sul consolidamento del news flow del fondo Atlante, con titoli che generalmente superano i livelli di short coverage fra cui Banca MPS, titolo in nostro portafoglio a PMC 1.25 che da adesso possiamo pensare di rimediare considerando che non c'è bull market senza che le banche ci guadagnino. La domanda quindi è "ma c'è bull market ?" A nostro avviso alcuni segnale di timing (non tutti) danno forte ribasso ma l'evidenza dei prezzi, l'altro elemento, è bullish. Lasciamo il blog con questo lecito dubbio visto che la risposta la diamo al Privé.
Per il trading siamo riusciti a comprare "al meglio" ENI, nel senso che da quando ha toccato 13 e spicci (il buy dato era a 13.1) il tempo di fare il conto sui pezzi da comprare e di mettere l'ordine già quotava 13.14. Inseguiti poi RWE, BHP Billiton, EDF ed altri titoli ma senza successo, con indici ancora sotto la partità e USA negativa, e francamente solo dopo superamento di 18350 abbiamo comprato pezzi long di un certificato minilong a strike 15000 perchè non ci va di vedere l'hedging in SL senza un compenso adeguato sui long (gain di rilievo), preferiamo infatti rischiare di vedere questi pezzi in SL d'ufficio ma apriamo all'opportunità di un close di Aprile che ci porti in bel positivo annuale; la nostra strategia in fondo è ancora long di partecipazione, nonostante tutti i leciti dubbi da timing, quindi a capitale limitato mettiamo comunque i coglioni sul ceppo, come giusto che sia. 

 

posted on 18:51   link   . . . . .  up

 

Seduta del 15 aprile 2016

15 April, 2016

Commentiamo una seduta estremamente piatta e con un abbassamento di volumi almeno sul nostro indice in quanto a titolo major del paniere. I dati macroeconomici USA di oggi sono stati misti, ma comunque in gran parte sotto le attese (proprio l'Empire Manufactoring è stato molto positivo) ed ha predominato lo storno del crude, formalmente per via dei timori sul meeting di Doha e tecnicamente per il contatto con la fan bullish che in tutti questi mesi ha fatto sempre da tetto dinamico alle quotazioni. Si sconta oramai che Iran, come già Russia, e forse Libia non partecipereanno alla riduzione della produzione, e la questione diventa di tipo "pscilogico ed intenziolale" nei termini di impegno a collaboare dei molti, ma non di tutti, a questo processo di stabilizzazione dei prezzi. C'è chi dice che le petroliere che stanno in giro potrebbero rifornire per mesi e mesi il pianeta, c'è chi dice che il petrolio avrà una carenza di produzione perchè c'è un aumento di domanda, ma noi crediamo che tutte queste valutazione teoriche siano solo minchiate perchè il prezzo lo fanno gli americani che ancora comandano il mondo intero (meglio loro che i musi gialli), e per adesso non c'è interesse a pomparlo a rialzo in quanto utile alla buona economia USA. Verranno i giorni in cui converrà farlo esplodere a rialzo, come nella crisi del 2009 quando il petrolio viaggiava a 144$ ...

Il nostro indice, sopra in grafico orario dallo scorso venerdì (seduta di oggi incorniciata), no fa altro consolidare i livelli, tipico dopo sedute di forte trend. Non perde un cazzo e non spacca un cazzo, si mantiene solo sui top grazie ai bancari che passo dopo passo recuperano dai disastri dell'ultimo periodo. Per adesso UC, che seguiamo con la lente, non supera livelli di forza, ossia di short-coverage, e quindi siamo su una resistenza almeno sul settore Banking. Il FTSE/MIB cammina invece sulla sua fan e la lettura oggettiva è di forte indecisione del mercato, ma vediamo il bicchiere mezzo pieno nel senso che siamo risorti da una fan bearish tentando addirittura l'attacco ad una bullish. Noi eravamo pessimisti ad inizio settimana. La view comunque non è positiva ma ci studieremo bene il tutto nel weekend avendo anche close USA che attualmente disegna una seconda doji, anche questo altro segnale di forte indecisione. In ogni caso il movimento successivo sarà violento.
Per il trading non abbiamo fatto nulla, a parte impegni di lavoro, non sono entrati ordini di vendita su Telecom e non c'era molto da fare sull'indice con un move di soli 200 punti; bassa volatilità, supporti e resistenze di breve periodo intatti, nulla da fare. Chiudiamo in leggero profit la giornata solo per l'incremento delle posizioni short di heding su crude; bene il saldo settimanale che è quello che alla fine conta di più.
Buon WE

 

posted on 17:58   link   . . . . .  up

 

Seduta del 14 aprile 2016

14 April, 2016

Commentiamo con enorme ritardo lasciando un'indicazione di prospettiva. La giornata non è stata emozionate, poco mossa ma comunque con un close positivo e circa 300 punti di move portando a successo il long dato in open con primo target 18300 ed un close a 18329 in seduta bozu. Mercato che fa solo mezzo millimetro sotto area 18000 e si mantiene forte non cedendo praticamente nulla. Altri indici euro non spaccano nemmeno loro ed il nostro mercato risulta il migliore sovrappesando il comparto bancario che anche oggi va bene in linea alla nostra aspettativa. Crude invece non spacca fan bullish, principale elemento di market moving che desta preoccupazione anche perchè DAX e S&P500 hanno lasciato un gap-up aperto con dinamica di avvicinamento a livelli di ipercomprato, maggiormente S&P500. Quindi scenario incerto in quanto a sostenibilità tecnica e fondamentale (crude) anche se per il momento il pattern procedere rallentando di nervosismo e di euforia. Per domani non ci sono dati particolarmente importanti ma comunque sono numerosi. Vedremo si si consoliderà lo scenario "parziale" settimanale, over fan, o se la piegatina frazionale porterà lo scenario al limite e quindi in uno pseudo camminamento. Un segnale negativo viene invece dai titoli petroliferi quotati su USA che stornano forte ed in genere anticipano la dinamica sul crude, che per adesso rimane stabile. 
Per il trading siamo usciti da Carrefour e da Rio Tinto, come da immagine. Sul primo titolo non vediamo forza e rischiamo di ritornare in profondo rosso, da cui siamo usciti in profit. Sul secondo, venduta anch'essa in profit, non vogliamo commettere "l'errore" fatto su Noble e Transocean quando le abbiamo lasciate in PTF per gola di performance: anche qui siamo su una resistenza, c'abbiamo fatto 15 punti percentuali, il cambio di questi giorni aiuta un po e quindi visto che il PTF oggi ha piegato di quasi mezzo punto, ci siamo allegeriti da posizioni long difficilmente sostenibili. Telecom non c''ha dato ragione e nemmeno gli short aperti ieri, rimaniamo nel limbo in attesa di segnali di posizione per riorganizzare le risorse liberate da Carrefour e RIO Tinto.


 

posted on 20:07   link   . . . . .  up

 

Seduta del 13 aprile 2016

13 April, 2016

Lasciamo commento poco formale sia per l'ora sia perchè stanchi da impegni di lavoro; siamo anche infastiditi dal tempo che non concede piogge (il detto popolare dice ad Aprile ogni goccia è un barile, ma di gocce non se ne vede nemmeno una) ed è inaridito da venti caldi di scirocco, venti di maledizione che peggiorano la siccità ed infastidiscono l'uomo; non a caso la tradizione siciliania prevedeva per i più benestanti la stanza dello scirocco, ossia una stanza dentro una stanza, per isolare dagli effetti del vento maledetto. L'uomo metropolitano non riconosce il dramma di tutto questo, siccità e scirocco, e questo fatto ci preoccupa più di dover andare a dare l'acqua all'orto che abbiamo sul solario alla casa al mare (che ogni tre giorni si secca a causa dei cambiamenti climatici). L'agricoltura ha bisogno che piova, la pioggia è vita... 
Seduta stra-positiva in chiusura bozu (sui max) da oltre +4% sul nostro listino ma non oltre le nostre attese di area 18250 che non è stato scalfito per un centinaio di punti. Si riconquista la middle daily e si realizzano quei timing di polarizzazione rialzista indicati sull'analisi generale (TC-52 week), timing bullish che hanno preso piede contro altri timing ribassisti della settimana (S9T) in quelle che sono "battaglie" fra timing opposti. Ad inizio settimana avevamo dato maggior credito alla spinta ribassista, non c'è dubbio, ma poi nell'evoluzione settimanale la tenuta del level strappa-long 17250 ci ha dato fiducia al punto di dare oggi un long entrato subito in open consegnando primo e secondo target intraday con una spinta di 500 punti in continuum in 5 ore, oltre che di 700 punti circa dal close di ieri. Si raggiunge il target della middle, vecchio obiettivo definito nella seduta di venerdì scorso (8/4) con un bullish reversal pattern poi condizionale alla rottura di area 17590. Bene quindi l'evoluzione bullish e per il resto, siano pure dati tarocchi o newsflow costruito ad arte, a noi fa sempre piacere che si vada a rialzo. I veri dubbi vengono proprio adesso con crude con la testa sotto al tetto dei 42$ (area fan), con FTSE/MIB al test della sua FAN (18213) anche se oggi non è venerdì (ossia non è close weekly) quindi ci sta tutta un'eventuale violazione "temporanea" per domani prima di lasciarci al verdetto del close weekly. Svolgeremo come al solito un'analisi domani mattina (notte) a mente fresca e  per adesso lasciamo un semaforo rosso per impugnarlo eventualmente al close di domani, visto che i livelli di resistenza sono quelli.
Per il trading acquisto di pezzature short FTSE/MIB prima in area 17790 dopo la prima ora e poi nel pomeriggio sul ribasso da area 17160, posizioni sempre in logica hedging considerando l'impostazione nettamente long del PTF inclusa la presenza di certificati a leva long a strike 13000 che viaggiano ancora 900 punti sotto il PMC... quindi era più che doveroso farlo e non ci siamo messi short nei fatti. Oggi il PTF infatti si apprezza del 2.9%, battuto dal nostro indicie ma iniziamo a veder diversi verdi in PTF che è l'unica cosa che deve interessare veramente.
******
P.S.
Entro stasera pubblichiamo un articolo sul Corso di Borsa sulle opzioni (MIBO), dove si trattano alcune verità su questi prodotti. Dovevamo farlo da tempo, e rimandavamo di giorno in giorno, oggi lo terminiamo.

 

posted on 19:04   link   . . . . .  up

 

Seduta del 12 Aprile 2016

12 April, 2016

Non ci ispirava oggi il mercato ed infatti ne è uscita fuori un seduta ribassista e volatile. Tanti gli elementi di incertezza indicati stamattina su Operatività FTSE/MIB, più che altro indizi ribassisti, e dal grafico sotto (BB 15 minuti) si percepisce tutta l'instabilità del mercato. Sono stati due i market mover: il primo rialzista con IRAQ che sembra abbia confermato il freeze della produzione, così da portare ancora a rialzo crude e parecchi titoli del settore, inclusa ENI che finalmente ha chiuso sopra il suo livello di short-coverage anche se solo di qualche centesimo di euro. Il secondo è il crollo dei bancari italiani con quello che ne è derivato per il nostro indice, sulle forti vendite sul settore che si sono accesse con la diffusione dell'informativa sul progetto Atlante; questa ha evidenziato un totale di 3-6 mld di fondo e sia Intesa Sanpaolo che Unicredit dovranno/dovrebbero contribuirci con 1 mld per uno. Quindi raffica di sospensioni a ribasso e subito dopo notizia del FMI che vede problemi, in Italia, per il peso dei crediti deteriorati sul settore, col chiaro intento di buttare benzina sul fuoco. Fatto sta che il nostro indice, come aveva fatto caso a parte in positivo in questi giorni, oggi fa caso a parte in negativo perchè venendo meno i bancari crolla a ribasso; ma non va oltre nostra quota strappa-long, pari a 17250, con un Gann Level a 17225 ed un minimo fatto a 17230, dinamica che ci ha suggerito, non al close ma ben prima, di chiudere un trade short. E' facile fare i commenti al close e parlare ad esempio di emotività del mercato dopo un recupero di ben 200 punti, nei il livello l'avevamo scritto alle 6:00 e le posizioni short aperte in open le abbiamo chiuse a 17300 (pronti a riaprile se del caso). Comunque lo scenario rimane fortemente incerto causa market top USA, timing non favorevole, crude che sconta decisioni di freeze positive, settore bancario che non va oltre livelli di short coverage. L'evidenza dei prezzi, al solito, chiarirà come stanno le cose ...

Per il trading come detto buy/sell daly di posizioni short FTSE/MIB a mezzo certificati minoshort, e qui gli abbiamo tolto una mezza piottata. Poi come da nostra operatività acquisto di Telecom Italia, poco primo del ribassone (area 0.87) in anticipo rispetto al close altrimenti non le avremmo comprate perchè il segnale sul breve non è bello, anche se il pattern di bullish reversal daily è teoricamente ancora valido. Il titolo ovviamente non vale un cazzo, i cavi per le case e la fibra che stanno stendendo in prospettiva sì, ma mai un manager od una struttura di mgmt seria è riuscita ad arrivare a capo di questo gruppo... e la storia non cambia mai. Quindi se ci va bene, le sbolognamo al primo livello di resistenza. Al close volevamo entrare long su ENI (incremento di pezzi) ma alla fine abbiamo deciso di lasciare liquidità utile (almeno il 5% che avevamo) per trade di hedging short, che immaginiamo saremo costretti a fare nei prossimi giorni nonostante tutti gli impegni di lavoro. PTF comunque in apprezzamento dello 0.41%, per noi è andata bene.

 

posted on 18:25   link   . . . . .  up

 

Buona Seduta del 11 Aprile

11 April, 2016

Sapevamo quanto fosse critica l'area FTSE/MIB 16540/670, per una serie di ragioni, ed al close abbiamo un buon segnale di forza nonostante tutti i condizionali e congiuntivi del caso, fra cui il rischio equity USA ed il timing non favorevole. La seduta era iniziata debole e come al solito è nella prima ora che si fa il mercato: dati Cinesi ed andamento dei musi gialli positivi  ci avevano portato a supporre un'apertura in forza, invece il mercato ha aperto debole compiendo una netta finta ribassista con un -1% e fischia nella prima mezz'ora (bear trap, ma sempre sopra nostro livello safety strappa-long 17140); poi il mercato è partito a razzo (vedi grafico a 15 min), chiudendo il vecchio gap-down, superando lo short-coverage daily ed anche un livello numerologico. Il resto della seduta si svolge con una tenuta dei livelli conquistati anche se in una discreta volatilità derivata da abrupt dei gain USA e dal conseguente rintanamento degli indici euro. Dax oggi chiude un gap-down, il secondo aperto giorni fa, ma rimane "scialbo" nei volumi e nella dinamica, molto congestionato a differenza del nostro indice molto movimentato con Bancari ed altro.

Per quanto concerne il trading oggi giornata da +1.5% di profitto: bene un po tutto quello che è in portafoglio, banking, settore oil, equity USA, metalli preziosi, DAX e nonostante il peso di posizioni short su equity e Crude abbiamo comunque battuto il nostro indice e quello americano. Chiusi alcuni trade un po per portare in ca$$a dei profitti, un po per incertezza degli andamenti degli stessi: dopo il sell di tranche UC (ne abbiamo altre ...) ci siamo portati a casa anche una posizione a leva su DAX e il long x3 su OIL, mentre abbiamo lasciato in PTF gli scheletri tipo BMPS pur se con scarsa confidenza. Eravamo poi indecisi se metterci short su EUR/USD, con un ETF x5, perchè riteniamo che sia quasi arrivato (oggi batteva 1.144), ma in realtà il rischio che continui a salire è reale e porterebbe non solo una perdita netta sul prodotto  finanziario ma anche ad un deprezzamento di tutti i titoli in PTF in USD, quindi meglio attendere momenti più conclamati per un trade (non sarebbe posizione di hedging - che sarebbe comprare EUR/USD e non vendere);  meglio ancora sfruttare questo rialzo per inserirsi su titoli in divisa USD. 

 

posted on 17:58   link   . . . . .  up

 

Flash*** Trade Unicredit

11 April, 2016

Queste pezzature le abbiamo vendute tra il 9 ed il 13% di gain.... 
Brokarage milanese Unicredit piegato. Qualcuno direbbe "Aho' annatevene a casa .. so' 13 punti de gain..."


 

posted on 09:48   link   . . . . .  up

 

fabiolongo.com Q1 2016 - Statistiche Sito

09 April, 2016

Riportiamo un estratto delle statistiche del sito, che facciamo ogni trimestre solare, e che non avevamo elaborato l'altra settimana per via degli aggiornamenti mensili.
Il primo quarto del 2016 ci vede in netta crescita di accessi al sito rispetto all'ultimo quarto del 2015, dove avevamo un media intorno ai 2500 accessi al giorno, mentre adesso siamo saliti a ben 3013 accessi al giorno, considerando il totale di 274200 accessi in 91 giorni solari. Da anni cresciamo sistematicamente, talvolta di più talvolta di meno. Si precisa inoltre che registriamo gli accessi su quasi tutte le pagine del sito, ma non su tutte, e poi in questa analisi non sono contenuti gli accessi al Privé per l'evidente carattere di riservatezza dell'informazione. Quindi il numero di accessi è ben superiore a quello indicato. Siamo quindi soddisfatti del risultato, anche se riconosciamo che è cresciuto anche il traffico generato da robot internet (motori di ricerca, crawler, ecc..), che appunto si dichiarano tali con specifici "User Agent" e che fanno quegli spike dai 4000 ai 7000 accessi daily quando spazzolano tutto il tradeblog; ma notiamo al tempo stesso un netto incremento di browser utente (da PC e da tablet/mobile Android ed iPhone) che sono quasi tutti localizzati sul territorio italiano. La prossima sfida sarà proprio quella di varcare il confine dell'Italia superando il limite dalla localizzazione linguistica con una sezione parallela in inglese (2017 ?), con contenuti diversi dal tradeblog e dal corso di borsa. Si conferma infatti il peso di due macro sezioni, il Tradeblog ed il corso di Borsa, il primo con 100.627 accessi concentrati nei giorni di borsa aperta ed il secondo con 102.690 accessi sostanzialmente distribuiti durante tutta la settimana.
Questo volta abbiamo concentrato l'attenzione su una nuova query al nostro DB di log, quella del "HTTP_REFERER", ossia da dove proviene l'accesso. L'accesso può essere diretto o  tramite uno di siti (migliaia) che hanno linkato il nostro (ed in maggioranza sono siti tematici o motori ricerca). E' stato un piacere "scoprire" che la stragrande maggioranza di accessi sono accessi diretti, quindi trattasi di bookmark sui browser utente oppure sono motori che puntano al sito per un aggiornamento dei contenuti. Il primo caso, che è quello che ci interessa maggiormente (ovviamente), ha avuto una sensibile crescita nel Q1-2016 ed è testimonianza che il sito è un appuntamento classico di lettura giornaliera (tradeblog) o di formazione (corso di borsa). Questo fatto ci rallegra molto perchè talvolta non sappiamo se quello che scriviamo possa essere di interesse (a noi ci sembra di sì, anche se talvolta c'è obiettivamente poco da scrivere, quotidianamente parlando); riteniamo che questo sia prova di valore della qualità dei contenuti del sito (nozioni, forecast), nella sistematica onestà delle nostre cronache e valutazioni ed anche della forma diretta con il quale raccontiamo i fatti e le nostre opinioni; non usiamo mai quella dialettica democristiana, meschina e bigotta che spesso si usa nel lavoro (dove oramai dilaga la politica "manageriale" alla Renzi, invece del valore del merito) e ci piacere condire il tutto con un linguaggio reale, quello della vita, quello che tutti usano ma che in pochi hanno il coraggio di lasciare scritto col proprio nome. Noi siamo sempre fra i primi, perchè totalmente liberi e sempre senza padroni.
Fra gli articoli del corso di borsa che in questo trimestre sono andati di più si confermano il vecchi articoli sulle opzioni Binarie, Basher e sui prodotti a leva 7 daily (Guadagno Facile e Matematica dei certificati), che hanno fatto storia nei forum tematici, e poi tutti quelli nuovi pubblicati nel corso dell'ultimo periodo.
E' salito anche il numero di lettori che accedono al TradeBlog tramite facebook ed altri feedreader del cazzo, ma appaiono insignificanti rispetto a 98% fra accessi diretti (84%) e link dal sito in genere (14%), cosa che ci fa piacere sia per il prestigio del sito (link diretto) e sia per il riconoscimento pubblicitario al sito (pubblicità esclusivamente del circuito Google) altrimenti a vantaggio di altri.
Cercheremo di fare sempre bene ed anche meglio.
Grazie.

 

posted on 19:11   link   . . . . .  up

 

Seduta del 8 aprile

08 April, 2016

Commentiamo brevemente per via di impegni.
Seduta che inverte completamente la giornata di ieri e che segna anche un pattern inversivo su FTSE/MIB, anche se l'upside teorico verso la prima resistenza concreta (short coverage daily) è assai scarso. La seduta FTSE/MIB da +4%, nettamente superiore alle performance degli altri indici (frazionali positivi o poco sopra), lascia la conferma di quanto Mario Draghi sia parte del sistema brokarage europeo, avendo ieri dato indicazioni negative proprio all'avvio di un reversal bullish che avevamo ben individuato in open e poi in area 17850, inserendo nel suo speach indicazioni sul paese Italia buttate lì poco prima che ci fossero news sul NPL e sul settore bancario Italiano in genere. Oggi si è avuto un primo short-coverage sul settore, come da aspettative ben rimarcate nel posi di ieri (e dei giorni precedenti), con chiusure da +14% di BPER a + 9% di UC, che evidentemente si commentano da sole. 
Una parola la spendiamo sulla nostra operatività FTSE/MIB, in cui oggi non ci siamo sentiti da dare alcuna strategia long intraday, proprio per quanto successo ieri, attenendo il segnale al close, cosa che avrebbe dato una confidenza maggiore. Succede raramente che non osiamo sbilanciarci, ma al tempo stesso abbiamo pur indicato che sopra 16900/17000 intraday, ossia già dall'open, si sarebbe potuti andare long con tutti i rischi del caso. Sentiamo un po la responsabilità di coloro che poi vanno a caricare 50K sui certificati a leva, o chi apre 10 mini-FIB, quindi cerchiamo di dare sempre segnali affidabili, lasciando "l'azzardo" a discrezione dei singoli (il level era comunque indicato). I segnali su UC ed ENI, dati netti, comunque spero non siano sfuggiti a chi ama portare avanti l'operatività in "safe mode" a mezzo titoli.
Detto questo grande giornata di PTF che all'open USA si apprezzava di "svariati punti percentuali". Abbiamo bombardato solo le terre tedesche, colpendo RWE che oggi si apprezzava del 6%; ci siamo lasciati il piacere (od il rischio?) di andare a colpire il brokerage Milanese nei prossimi giorni, sulle ultime fasi dello short-coverage, dato che sui titoli che abbiamo "mediato" c'è ancora un bel upside teorico prima di iniziare a riscendere. Tutto ciò sperando che nulla succeda da questo close a lunedì mattina in open... ma comunque abbiamo 9 punti di margine su UC rispetto al close di ieri sera... 
Buon WE.

 

posted on 18:08   link   . . . . .  up

 

Momento topico del 7 aprile

07 April, 2016

Lasciamo un commento di prospettiva vista l'ora tardissima; come sempre si verifica una nostra correlazione personale: mercati in forte movimento (o fase critica) si allinano ad impegni di lavoro od altro a limitare l'operatività; ieri ci si è messo il blocco totale linea wireless WIND (ADSL+Voce) e contestuale paralisi Wireless Vodafone nella nostra zona, oggi impegni pressanti di lavoro per tutto il pomeriggio.
Tempo fa proiettavamo addirittura FTSE/MIB verso nuovi minimi, non solo a ribasso, quindi quote ben sotto il close di oggi. Stamattina, ed ieri anche, eravamo confidenti di un rebound di natura short-coverage anche se non c'erano segnali oggettivi a supporto; come sempre operare long su ipervenduto (o trend contrarian in genere) è sempre un rischio ma qualche volta ci sono le condizioni per farlo e francamente ritrovandoci nella stessa condizione non daremmo indicazioni differenti, nel senso che il long era facilissimo a formarsi, ma solo per un close positivo, ed al tempo stesso andare short su questi livelli poteva essere tardivo (diverso ad avere posizioni short in PTF). C'è poco da fare, o si aspetta per lungo tempo o si prova con quello che ne deriva. Detto questo il close in area fan bearish (validità close weekly) è incoraggiante per un eventuale recupero di domani, peraltro close settimanale con verdetto, ma con altrettanta obiettività se non ci sono segnali il trend continua, iper-trend che possa essere.  Al tempo stesso ogni giorno aumenta possibilità che ci sia il reversal e valgono identiche considerazioni di merito già formulate nel precedenti post.
America, DAX, e tutto il comparto azionario WW soffre, con bolla negativa su titoli OIL e Banking; non si trova razionalità nel sell-off perchè la borsa non è razionale e proprio per questo rappresenta, in determinate circostanze, un'occasione di grandi profitti. Il problema di adesso è che si può dare un'altra piccola limata a ribasso come una netta accettata a togliere altri  10-12 punti percentuali come nulla fosse, due scenari completamente opposti anche se crediamo che il mercato sia arrivato almeno per qualche giorno. Tant'è e la vision di debacle ci starebbe tutta secondo la nostra lettura di Bradley data in tempi non sospetti (il famoso Draghi Day che il mercato sembra aver dimenticato totalmente).
Detto questo oggi ingresso su Unicredit a 2.85, riacquistate le pezzature vendute ieri in area 3.09 con fan che passava a 3.11... siamo in piena martingala e prima o poi verranno i nostri giorni, ma solo a patto di prenderci l'impegni di seguirla fino in area 2 euro.... gioco durissimo col Brokarage Milanese, professionisti di calibro internazionale, qui siamo ben oltre la delinquenza finanziaria, è un mix di scienza e di arte della manipolazione, compreso il pressing psicologico e lo shock di volatilità (es ieri), ma hanno unico punto debole: dovranno ricoprire la vendita dei titoli, prima o poi dovranno farlo per forza. E' l'unica cosa da non dimenticare mai, il resto sono solo numeri che cambiano la media di riacquisto.

 

posted on 19:23   link   . . . . .  up

 

Seduta del 4 Aprile 2016

05 April, 2016

Lasciamo un commento di prospettiva vista l'ora tarda.
E' proseguito l'iper-trend bearish animato stamattina dal PMI giapponese sotto i 50 (recessione) e dalla speculazione ribassista sui bancari sulla dinamica dei NoT Performing Loan. Si è aggiunto poi il movimento del crude, già da ieri sotto i 36$, e comunque c'è sempre un motivo per portare a ribasso i mercati, soprattutto quando l'analisi estoerica ne da indicazione.  Non c'è stato modo di evitare una seduta Bozu (chiusura sui minimi) ma il mercato ha comunque tentato una reazione sul livello di gap-up, chiuso finalmente oggi dopo tanti giorni, aumentando il valore degli scambi e lasciando contestualmente aperto un interessante gap-down che ci da molta più fiducia sulla nostra interpretazione del mercato nei prossimi mesi, ossia sul forecast a 3 mesi pubblicato nel weekend sul nostro commento generale. Del resto guardando al breve periodo, ipervenduto e numerosità di candele rosse in trend fanno si che aumenti giorno per giorno la possibilità e la facilità del reversal bullish, anche solo della durata di un giorno ma in ogni caso con violenza assicurata per lo short coverage che avverrà sui bancari, settore dove il brokerage appunto ha venduto allo scoperto e dovrà comunque ricomprare per fare cassa e rendere i pezzi. Fra questi pezzi ci saranno i nostri che stiamo comprando sui minimi, e spero pure i vostri... Se il livello di partenza non è questo sappiamo già dove tentare il secondo acquisto, la fan bearish, da cui potrebbe nascere anche un rebound vigoroso anche se fino allo stacco dei dividendi la vediamo male; forse il 17 aprile al meeting di Doha si metteranno d'accordo per il freeze dalla produzione del crude e il settore OIL ripartirà, portandosi dietro anche il settore bancario senza che ci sia una ragione specifica. Importante quindi è andare avanti con fiducia, sapendo che nuovi minimi (annuali) su FTSE/MIB sono del tutto leciti, quindi gli acquisti devono essere intelligenti ed in continuum; questo è un modo abbastanza tranquillo per incularceli per bene. Stavolta metteremo Totti che si ciuccia il pollice... 
Per il trading oggi il PTF si è deprezzato ma non più di tanto grazie alla sua strategia. Sotto le operazioni eseguite, la prima perchè non vediamo volatilità VIX S&P500, quindi ci siamo ripresi i soldi: c'è il rischio che il mercato USA vada in trend bearish senza volatilità, e quindi l'ETF si deprezzerebbe. Poi acquisto di UC, abbiamo iniziato la Martingala, ogni giorno compriamo pezzi, non un x2 ma magari 300/400 pezzi per botta, poi vediamo a quanto rivendiamo le singole tranche messe nel pallottoliere. Quindi venduta in bel profit una posizione short su FTSE/MIB dopo chiusura gap-up e ritorno a rialzo (in linea alla nostra operatività suggerita), infine acquisto su RWE, nostro titolo strategico, sul quale al close siamo sopra di 2.24 punti, titolo "rilassato" rispetto al nervosismo HFT dei titoli del FTSE/MIB, sicuramente i peggiori del mondo in quando a merdaio manipolativo, vedi casi UC e BMPS. Chi la dura la vince, altrimenti si deve cambiare mercato.

 

posted on 19:06   link   . . . . .  up

 

Ipervenduto FTSEMIB del 4/4/16

04 April, 2016

Commentiamo brevemente una seduta ribassista e volatile che al close porta il nostro indice in formale ipervenduto, con sforamento BB- e RSI sotto i 30 (almeno con la serie storica del TOL di Sella, in genere usiamo prorealtime #1 per l'AT). Le altre borse non fanno male come noi, anche se prive di forza, e S&P500 rimane in qualche modo arroccato sui massimi, scenario di "divergenza" del nostro indice che avevamo dato diverso tempo fà, in tempi non sospetti, leggendo ed analizzando il setup di Bradley e dando indicazioni ribassiste sul nostro mercato (e potenzialmente diametralmente opposte rispetto agli altri mercati, tipo nuovi massimi S&P500). L'aumento dello spread ITA-GER (oggi a 110), l'ipervenduto notevole sui bancari (un caso per tutti UC) non lascia dubbi sul fatto che è il paese Italia, il paese di Renzi e delle sue amichette, a non destare fiducia all'investing, paese in cui nessuno che arriva alla cima ha l'intenzione di governare bene, nemmeno i nuovi rivoluzionari ( i 5 stelle). Saremmo contenti di guidarlo noi, questo paese che amiamo in modo viscerale e PATRIOTA, sarebbe semplice, il nostro programma in 4 punti principali:
  1. Certezza di Pena, per ogni tipo di reato (si costruiranno nuove carceri in ogni regione, dove si lavorerà per davvero)
  2. Riforma delle pensioni (fra i primi i baby pensionati Alitalia che ritorneranno a lavorare fino ai 65 anni)
  3. Rilancio Agricoltura e Turismo puntando soprattutto al SUD Italia, terre splendide, le più belle del mondo.
  4. Statalizzazione delle aziende di acqua, luce, gas e telecomunicazioni (a guida di manager capaci, ma di proprietà dello Stato Italiano)
Poi verrà il resto.
Detto questo lo scenario FTSE/MIB rimane ribassista perchè un iper-trend (ipervenduto nello specifico) va assecondato fino a prova contraria. Ovviamente più passa il tempo più la possibilità di reversal aumenta, e con questo la facilità a formare reversal, ma per il momento non v'è traccia ed anche lo short-coverage orario ha tenuto, quindi nemmeno in termini di micro-trend c'è nulla di nuovo.
Per il trading vendute parte delle posizioni short in area 17670 in prima mattinata, riacquistate come da operatività sul rialzo. Diciamo che era doveroso farlo. Procedeva bene il PTF ad open USA, poi si è ammosciato con il crude e con i titoli del comparto OIL. Delusione infine per l'ETF VIX: S&P500 volatile in intraday ma ETF a ribasso... 

 

posted on 18:12   link   . . . . .  up

 

Primo d'aprile 2016

01 April, 2016

Inizia male il mese di aprile sia per i mercati e sia per il nostro portafoglio. Il nostro indice apre ben negativo su scia mercati asiatici, crude e chiusura USA ed alla fine chiude anche peggio, anche se ha tentato un recupero da area 17850 che era appunto lo spartiacque bull/bear e sul quale oggi avevamo dato un long su nostra operatività. In realtà oggi l'operatività segnalata è stata più che corretta, nel senso che lo short in open fino a quel livello è andato in porto, ed long previsto da quel livello è arrivato a primo target. La perdita al close di area 17860, e con essa della fan e del supporto numerologico, è però un segnale ribassista che si aggiunge un po a segnali di altra natura, come i nostri timing, di cui avevamo espresso ripetuti alert in tutto il mese di marzo. L'unica cosa che ci vien da dire, in quanto ci dispiace sempre constatare il bear market, è che speriamo si tratti di un pesce d'aprile...
I dati macro in verità non erano malaccio, oggi numerosissimi sia in Eurozona, Cina e Stati Uniti, non su Italia però dove disoccupazione galoppa al 12% (siamo certi che adesso il manager Renzi metterà tutto a posto con un nuovo Job Acts, una manovra speciale fatta assieme ad altri grandi manager come il padre della Boschi ed il marito della Guidi, un paese dove rubare è tradizione, quasi un diritto); ma al solito nella dualità dell'interpretazione dei dati ha preso il sopravvento quella negativa, anche perchè crude ha stornato ancora sul nostro livello chiave, ossia area 36.4$, sotto il quale si ritorna in area 32$. Comunque scenario negativo a meno dell'indice americano che nonostante tutto rimane arroccato sui massimi, pur quando energetici stornano egli trova vigore da altre realtà del paniere.
Per il trading oggi giornata negativa, bloccati da doppio brokerage nemico, quello bancario nazionale e quello internazionale del crude (in figura). Senza farla troppo lunga accusiamo forti colpi su titoli OIL (USA, Russia, Eni ecc..) e sui bancari abbiamo provato la carta Unicredit che aveva iniziato alla grande arrivando anche a +2%, ma poi ha chiuso a -2.2%, diciamo che il bear market sul banking non conosce tregua. Nel pomeriggio in area 17850 abbiamo chiuso un po di short per avere liquidità di inserirci su un long crude, forse questo è stato un errore ma comunque abbiamo altri pezzi short. L'hedging alla fine risulta modesto se l'azionario viagga a botte da -6% ed i metalli preziosi non compensano, tutto questo lo sapevamo e per scelta abbiamo mantenuto il PTF in quanto farà sicuramente bene nel corso dell'anno. Tuttavia dispiace sempre vedere un deprezzamento del PTF,  una perdita, ma i titoli in nostro PTF non si possono lasciare, sono tutti titoli sotto-prezzati.
Buon WE.

 

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